PORTO SAN GIORGIO – Non è uno che ama prendere gli schiaffi e dare l’altra guancia Stefano Cencetti. L’imprenditore di Porto San Giorgio è un veterano della politica nonostante la giovane età e non a caso era stato uno dei fondatori di Base Popolare. Partito da cui è uscito pochi giorni fa.
“Hanno provato a liquidare in poche righe, dalla segreteria di Base Popolare, un percorso complesso e carico di riflessioni, riducendolo a narrazioni semplicistiche e affermazioni gratuite” tuona il sangiorgese.
Non gli è piaciuto il passaggio dedicato a Matteo Ricci, il contender di Acquaroli con cui il team di Spacca si è confrontato. “Non si può definire una persona 'divisiva e arrogante’ senza nemmeno aver avuto il garbo istituzionale e politico di incontrarlo, confrontarsi o ascoltarne le proposte. È proprio questo approccio pregiudiziale, più attento all'etichettatura che al dialogo, che rischia di allontanare la politica dalle comunità”.
Tra i motivi che hanno spinto Cencetti ad abbandonare Base Popolare, mentre si discuteva di una sua candidatura nel Fermano, tra l’altro, c’è questo approccio poco dialogante. “Ci ha unito la critica costruttiva e profonda alla gestione dell'amministrazione regionale guidata dal Presidente Acquaroli, in particolare per le scelte in ambito socio-sanitario e per l'approccio debole sul piano economico-commerciale. Era un'analisi netta, convinta, che poneva Base Popolare come forza aggregativa di una visione alternativa. Oggi, a quanto pare, è bastato poco, forse una folgorazione sulla via di Potenza Picena, per rovesciare completamente quella linea”.
Contesta anche i numeri comunicati da Orsetti e Giorgi relativi ai fuoriusciti. “Non solo decine di dirigenti, ma oltre un centinaio di aderenti da tutte le province marchigiane hanno lasciato Base Popolare negli ultimi mesi. È un processo che non può essere derubricato a normale avvicendamento interno. È una diaspora vera, che si è accelerata nelle ultime settimane a causa di scelte non condivise e di una gestione verticistica, in contrasto con lo spirito originario del movimento”.
L’ultima stoccata è sull’apertura a Forza Italia: “E’ evidente che – conclude Cencetti - Base Popolare oggi non ha nemmeno la forza di presentare liste regionali in autonomia e si affida alla coabitazione nelle stesse liste con Forza Italia e Noi Moderati. Evidentemente, più che Base Popolare, è diventata Base Svuotata. Il vero cambiamento lo portiamo avanti noi fuoriusciti e da questa settimana inizieremo a organizzarci”.