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Cremona lascia la Fermana: "Grazie Fermo". No Luca, grazie a te

30 Gennaio 2020

FERMO – Mancherà Luca Cremona, tanto. Mancherà ai tifosi, mancherà alla società, mancherà ai giornalisti, perché intervistarlo non era mai banale, mancherà ai compagni. Anche a quelli di questa stagione che non hanno potuto sentirne la voglia, quel quid in più che gli permetteva di mangiare anche l’erba pur di stare in campo. Mancherà, ma poco importa, lui ci sarà sempre, nonostante la rescissione consensuale del contratto. Non è un caso che alla presentazione della squadra a inizio stagione solo tre giocatori hanno preso la parola: capitan Comotto, il bomber Molinari e lui, il giocatore che non si tira mai indietro.

Ha vissuto cinque anni in gialloblù con momenti di gioia incredibile e di urla di dolore. Ha davvero dato tutto, anche qualche osso di troppo, alla Fermana. Non è stato di certo il bomber da statistiche, 17 i suoi gol, ma quello che faceva impazzire i tifosi era la sua generosità, la sua intelligenza tattica, quell’essere fondamentale nelal Fermana dei sogni di Flavio Destro. Poi, se proprio vogliamo, ne avrà fatti anche pochi, ma due rovesciate come quelle che ha fatto Cremona il 90% degli attaccanti italiani se le sognano.

Ha vestito a lungo la maglia numero 9, nessuno ha mai pensato di toglierla, anche quando gli infortuni l’hanno messo ko per mesi. Perché ormai era tatuato su di lui il nove gialloblù. E la dimostrazione arriva dalla sua uscita di scena accompagnata da una lettera d’amore ai tifosi, alla città di Fermo.

“Trovare le parole in questo momento – scrive Cremona - risulta veramente difficile, i sentimenti sono contrastanti perché è un po' come andare via da casa. Per me Fermo è questo, io qui mi sento come a casa mia e quella maglia la sento cucita addosso per le emozioni che abbiamo vissuto insieme. Io per questi colori ho sempre dato tutto e sarò sempre grato per questa incredibile esperienza durata cinque anni.

Il mio cuore è ancora lì in mezzo al campo con i miei compagni per conquistare il nostro campionato e il nostro traguardo che è quello della salvezza. Sto vivendo tantissime emozioni tutte insieme, e non è facile assolutamente spiegare cosa sto provando. Un saluto e un grande grazie a tutta Fermo, ai tifosi in particolare, per le grandissime gioie e soddisfazioni vissute insieme. Ovviamente non potrò mancare al Riviera Delle Palme, sarò lì in tribuna a soffrire come fatto in questi mesi insieme ai ragazzi: è una gara particolare per l’ambiente ma anche uno splendido ricordo per me con quel gol che non potrò mai dimenticare. Ci sarò e spero assolutamente in un risultato importante. Una gara che vivo in modo particolare perché non è una gara come le altre ma è ‘la partita’. Grazie di tutto e sempre Forza Fermana”.

No Luca, grazie a te. Perché se la Fermana è diventata negli anni un modello di gioco è anche merito di un giocatore che entrava, correva, ci provava e a volte segnava, magari quando serviva perché "Cremona non perdona".

Raffaele Vitali

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