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Covid, tre mosse per rallentare la crescita: terza dose, vaccino ai bambini e lockdown per i no vax

7 Novembre 2021

di Raffaele Vitali

FERMO – I contagi crescono, gli ospedali tornano a riempirsi, una fetta di popolazione ancora non si è vaccinata e così, ecco le nuove strategie per proseguire l’ottimo cammino avviato dall’Italia nella lotta alla pandemia. La protezione data dai vaccini per il ministro Roberto Speranza è evidente, e fa l'esempio della Romania che, “con meno di 20 milioni di abitanti e solo il 30% di vaccinati, ha 600 morti al giorno”. Nelle Marche il tasso di incidenza cumulativo continua a salire ed è arrivato a 61,80 (ieri 58,87) su 100mila abitanti.

MENO LIBERTA’ PER I NO VAX

La prima la avanza Walter Ricciardi, il consulente per l'emergenza Covid del ministro della Salute Roberto Speranza. “Per la stagione invernale che ci costringe più al chiuso e a contatto con gli altri, bisognerebbe rivederne la concessione limitando le libertà legate al Green pass solo ai vaccinati e ai guariti dal Covid” anticipa parlando con il Messaggero.

Il tampone è il vero punto debole, perché non assicura la protezione e la non trasmissione del virus, se non al 30 per cento. Va ribadito che l'unico strumento di prevenzione rimane il vaccino. Non è pensabile sostituire al vaccino che previene con il farmaco, che cura quando si è già contagiati e con percentuali di successo inferiori al 50”. Piace agli esperti italiani il modello Austria, ovvero il lockdown per i non vaccinati: “Una scelta radicale, ma molto importante. Bisogna capire che ci si vaccina anche per non infettare i luoghi di socialità e di lavoro”.

VACCINO AI BAMBINI

Qui, a parlare con La Stampa, è Sergio Abrignani, immunologo del Comitato tecnico Scientifico: “La vaccinazione dei bambini è l'unica via per uscire dalla pandemia, nell'età pediatrica avviene un quarto dei contagi. Da inizio pandemia ci sono stati 42 morti di bambini ed è quindi auspicabile che si inizi nel 2022 con la vaccinazione dei più piccoli”.

Il ministro anticipa pure: con la vaccinazione della fascia 5-11 anni spero di partire a dicembre, non appena l'Ema avrà approvato il vaccino e l'Aifa avrà dato il via libera per l'Italia”. L'obiettivo è arrivare al 50% di copertura vaccinale per i più piccoli.

TERZA DOSE

“A sei mesi dalla seconda dose è opportuno favorire la terza per la platea più larga possibile” ribadisce il ministro Roberto Speranza sul Corriere della Sera. A vaccinare sotto i 30 anni "ci arriveremo", dice il ministro, per il quale già somministrare la terza dose sopra i 40 o 50 anni sarebbe un passo importante. Speranza invita ancora una volta alla cautela. “Se da un lato in Italia i numeri dell'epidemia e dei vaccinati sono oggettivamente migliori, bisogna comunque restare con i piedi per terra, perché in tutta Europa la situazione è seria, l'onda del Covid è ancora alta”.

Il Natale però non è a rischio: “Sarà come gli altri prima del Covid, se i reparti ospedalieri tengono. In quel caso non scatteranno misure. Se invece i ricoveri salgono – conclude Speranza - scatteranno le misure nei territori, in base al sistema dei colori”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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