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Covid, niente più mascherine all'aperto. Ricciardi e Gimbe: "Attenzione, il virus è ancora forte. Tenerle al chiuso e avanti col green pass"

10 Febbraio 2022

FERMO – Da domani non c’è più l’obbligo di mascherine all’aperto. Una notizia importante, soprattutto per dare fiducia e serenità agli italiani. Ma questo non significa che i problemi relativi alla pandemia siano superati. E lo ricorda Walter Ricciardi: "Liberi come eravamo prima, cioè senza mascherine e abbracciandoci con l'uno con l'altro, finché c'è la circolazione del virus non si può essere. E non perché c'è uno Stato cattivo che non lo vuole, ma perché c'è un virus molto pericoloso".

Il virus, secondo quanto dichiarato alla Dire dal consigliere del ministro Speranza, "può essere controllato e vaccino e Green pass, oltre che i comportamenti, sono gli strumenti per controllarlo e per essere liberi". per cui, green pass e vaccino senza se e senza ma. E soprattutto mascherine al chiuso.

Come ribadisce Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe: “Col fatto che si sta avvicinando la scadenza dello stato di emergenza, nel dibattito scientifico e politico si stanno introducendo termini che ci convinco poco. Si parla di un virus rabbonito o di fine pandemia. Sono distorsioni della realtà molto azzardate. Si parla anche di abolizione delle mascherine al chiuso che in questo momento mi sembrerebbe una follia”.

Questo anche per i numeri dei vaccinati: “Nonostante l'obbligo vaccinale per gli over 50, in questa fascia d'età c'è un ulteriore discesa del numero di persone che si vaccinano per la prima volta, abbiamo il 40% in meno rispetto alla settimana precedente. Nella fascia pediatrica 5-11 solo un terzo della popolazione ha fatto la prima dose. Questi dati - conclude Cartabellotta - sono il nostro Tallone d'Achille”.

Eppure, nelle Marche, regione arancione, prosegue il calo dell'incidenza di casi di coronavirus ogni 10mila abitanti nelle Marche: da 15 giorni consecutivi il dato è in calo e nell'ultima giornata ha raggiunto quota 1.289,12 (ieri 1.400,49).

In 24ore, secondo i dati dell'Osservatorio epidemiologico regionale, rilevati 2.935 casi. Il numero più alto in provincia di Ancona (836); seguono le province di Macerata (675), Pesaro Urbino (536), Ascoli Piceno (414), Fermo (355); 119 i casi da fuori regione. Tra gli ultimi positivi sono 527 le persone che accusano sintomi (lievi, severi o critici). Picchi di contagi ancora nelle fasce d'età 25-44 anni (770) e 45-59 anni (663).

“Irresponsabile parlare di stop alle mascherine al chiuso. Siamo sicuramente nella fase discendente della quarta ondata. Quasi il 30% in meno di nuovi casi settimanali. Si stanno riducendo i tassi di positività dei tamponi ma bisogna aggiungere che rispetto alla settimana passata è stato fatto il 16,7% di tamponi in meno. Stanno scendendo - rileva - anche le curve dei ricoveri, in maniera decisa quelli della terapia intensiva. Abbiamo però circa 2600 morti a settimana. Siamo in una fase che ci vede verso l'uscita da questa quarta ondata soprattutto grazie ai vaccini” conclude Cartabellotta parlando a Cusano Tv.

“infatti – ribadisce Ricciardi - se la protezione vaccinale scema o non c'è e se il Green pass viene tolto, è chiaro che i contagi risalgono, perché questo non è un virus estinto né esaurito, anzi è contagiosissimo. Quindi spero che non si ripeta, per la terza volta consecutiva, quello che è successo negli anni scorsi. Sarebbe un 'anno della Marmotta', cioè ricominciamo tutto da capo perché non si è capito che il virus non sparisce da solo”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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