di Francesca Pasquali
FERMO - 416 nuovi casi, due morti, 374 persone sintomatiche su 2.543 in quarantena. La giornata nera del Fermano è cominciata stamattina presto, davanti al centro vaccinale di viale Trento. Dove, fino a sera, si sono riversati in centinaia, perlopiù senza prenotazione. A differenza della altre province marchigiane, quella di Fermo, oggi, ha scelto di vaccinare anche i non prenotati. E per verificare l'andamento anche il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro si è mosso in prima persona.
L'indicazione di somministrare il vaccino solo ai prenotati e ai non prenotati che devono fare la prima dose era arrivata dalla Regione ieri sera. Ma, visto che in tanti non lo sapevano e che la coda davanti al cancello c'era già prima che il centro vaccinale aprisse, alla “don Dino Mancini” non se la sono sentita di rimandarli a casa.
Terzo giorno di straordinari per medici e infermieri dell'Area vasta 4, dunque, nelle sei postazioni al primo piano della scuola elementare. La stessa che sarà destinataria di fondi regionali per migliorare la permanenza di operatori sanitari e di chi deve vaccinarsi. Si tratta di una seconda tranche che dovrebbe essere deliberata a giorni dalla giunta, che oggi ha stanziato un milione per sistemare altri centri vaccinali marchigiani.
Come ieri e l'altro ieri, anche oggi sono state somministrate soprattutto terze dosi. Il motivo delle code e dei tanti non prenotati è presto detto: nel sito della Regione, per trovare una data libera, bisogna arrivare a febbraio. E, con la durata accorciata del Green pass e la paura di contagiarsi, è scattata la corsa al vaccino. Con la speranza di non ammalarsi e, soprattutto, di non finire in ospedale. Dove oggi sono morte due persone: un uomo di 72 di Altidona e uno 84 di Fermo.
Il “Murri” è pieno. Sono occupati tutti i cinque letti di Terapia intensiva, da altrettanti pazienti non vaccinati, e 29 su 30 dei posti di Malattie infettive, dove i non vaccinati sono 14. Secondo il piano avallato ieri dalla cabina di regia, resta solo un letto in Malattie infettive. Ma il dato che colpisce, oggi, è soprattutto quello dei contagi. I 416 nuovi casi registrati, frutto di un numero molto elevato di tamponi processati negli ultimi giorni.
