FERMO - L’impegno nell’attività preventiva e repressiva da parte dell’Arma dei Carabinieri rispetto al fenomeno delle truffe è noto da tempo e risulta di fondamentale importanza. Questi reati possono avere un impatto devastante sulla vita delle vittime, non solo dal punto di vista economico ma anche psicologico.
Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Pedaso, a seguito di una querela per truffa online, hanno denunciato un 19enne italiano, il quale mediante annunci fittizi su un noto sito di compravendita di auto usate, è riuscito a farsi accreditare dalla vittima la somma di 1.000 euro quale caparra per l’acquisto di un’autovettura del valore di 20.000 euro, rendendosi successivamente irreperibile.
A Montegiorgio, i Carabinieri della locale Stazione, al termine di accurate indagini, hanno denunciato due italiani, un 29enne e una 25enne, resisi autori in concorso di una truffa ai danni di un negozio di telefonia. I due avrebbero eseguito un falso bonifico istantaneo per l’acquisto di uno smartphone, dell’importo di 1.200 euro, per poi rendersi irreperibili dopo aver eseguito l’operazione. Sempre gli stessi hanno truffato con le medesime modalità un altro esercente di Montegiorgio, così aggravando la loro posizione per presunto concorso continuato nella truffa.
Va ricordato, ovviamente, che i denunciati sono presunti innocenti fino al terzo grado di giudizio.