SERVIGLIANO -La prima occasione era stata una visita che operatori, ragazze e ragazzi della
Cooperativa La Rugiada di Servigliano avevano fatto al PalaSavelli di Porto San Giorgio all'allenamento della Yuasa Battery, dialogando con il coach Ortenzi e i giocatori Marchisio e Cubito. L'impegno con cui ci si era salutati era stato di non considerare quel momento il primo e l'ultimo.
Così, qualche giorno fa, Francesca Trapè e Andrea Nicolini, due degli allenatori della galassia M&G Scuola Pallavolo, hanno raggiunto la comunità a Servigliano per regalare due ore di allenamento di pallavolo ai ragazzi e alle ragazze della struttura, all'aperto, al Parco della Pace. Ne è nato qualcosa di speciale per tutti, come arriva dalle voci dei diretti interessati.
Daniela, una delle operatrici: "È stata un'esperienza molto piacevole e stimolante, nella quale i ragazzi hanno sperimentato un modo diverso di fare attività fisica attraverso il gioco; un'esperienza che ha favorito la collaborazione e lo spirito di gruppo nonché la possibilità di aprirsi a nuove sfide". Simone, il coordinatore: "Siamo profondamente grati ad Andrea e Francesca che, con la loro passione e professionalità, ci hanno splendidamente introdotti al mondo della pallavolo. Momenti così preziosi sono fondamentali per il percorso riabilitativo dei nostri ospiti; confidiamo quindi di poter consolidare questo splendido rapporto e renderlo un appuntamento quotidiano per continuare ad offrire benessere ed integrazione agli ospiti della nostra comunità. La pallavolo fa bene per tanti motivi, ci piacerebbe aggiungere anche il valore nei confronti di chi è impegnato in un percorso riabilitativo".
Fanno eco le parole di Francesca e Andrea, lato M&G scuola pallavolo, a confermare il ruolo rigenerativo dello sport e l'attenzione che la società, che ha unito Grottazzolina e Montegiorgio, ha per una serie di realtà fuori e oltre il taraflex.
Andrea Nicolini lega insieme il piacere, il timore, l'orgoglio e infine la soddisfazione che rilancia per un nuovo seme: "Pensavo che avremmo avuto a che fare con persone la cui vita aveva incontrato difficoltà e fragilità ed essere in grado di farli divertire nel fare uno sport particolare come la pallavolo - difficile persino per i professionisti, figuriamoci per chi fatica ad avere occasioni per fare attività fisica - dava qualche pensiero e timore. Ma quando abbiamo iniziato è stato subito molto bello e tutte le remore sono volate via. Vedere che si divertivano e che erano coinvolti, pur in un iniziale timore del giudizio è stato un miracolo, davvero molto, molto emozionante. Quel passo fatto verso quei ragazzi alla fine è stato proprio curativo, ma in primis per me, tanto da iniziare a pensare alla possibilità di strutturare un progetto più sistematico durante la prossima stagione. Sono io a dover ringraziare loro perché mi hanno regalato due ore davvero molto belle e speciali"
Queste le parole di Francesca Trapè, che, con Andrea, ha gestito l'allenamento: "Già con il primo gioco di riscaldamento, tutti coloro in grado di potersi allenare sono scesi in campo, pronti a dare il meglio di sé, forse motivati anche da un pizzico di spirito competitivo. E più la palla prendeva movimento, più crescevano i sorrisi; non ci aspettavamo che coinvolgerli sarebbe stato così naturale. Immersi in un clima spontaneo di serenità, e via via che aumentava la confidenza con la palla, i ragazzi sembravano mostrare un interesse maggiore. Sono grata dell'opportunità che mi è stata data, perché è stato un pomeriggio intenso e significativo, caratterizzato da uno scambio reciproco di sensazioni positive e sorrisi".
La vocazione territoriale della M&G continua a tessere reti, non limitandosi a quella casa di tutti che è il PalaSavelli ma facendo della pallavolo sempre più occasione di incontro, relazione, attenzione alla crescita non solo sportiva delle persone