FERMO – Da tempo è la voce più forte che si alza nel mondo della Confartigianato e così non poteva che diventare Lorenzo Totò il presidente della sezione Moda regionale. Duro nelle analisi, ma anche costruttivo, Totò è anche uno degli imprenditori che prima di altri ha creduto nella formazione in house, nella formazione on the job all’interno del suo tomaificio. Prende il posto di Moira Amaranti.
Classe 1975, cresciuto nell’azienda di famiglia per poi diventare il titolare del Tomaificio Sl ,punto di riferimento per le griffe. Giovane, ma con una esperienza trentennale in fabbrica e nell’associazione.
“Accetto la sfida, inizio il mandato mentre il comparto moda sta soffrendo a causa di una serie di congiunzioni anche internazionali, che mettono in difficoltà le nostre imprese, frenando l’export. Basti pensare che nella sola provincia di Fermo nell’ultimo decennio hanno chiuso 800 imprese” commenta Totò.
La provincia di Fermo è una delle più colpite: nel settore moda si è passati da 2700 aziende nel 2014 alle 1887, di cui 1604 calzaturiere, di oggi, un -30%, percentuale migliore di altre aree, Macerata ha peso il 31.6%. nel maceratese tengono le imprese dell’abbigliamento, scese solo del 18%.
"Vorrei lavorare come tramite tra il territorio e le alte sfere della politica, che dovrebbe essere spronata affinché prenda efficaci accordi con mercati dove il Made in Italy ha ancora un forte appeal. Questa azione sarebbe un ulteriore elemento capace di favorire gli scambi commerciali, tenuto anche conto che la Moda rappresenta da sempre uno dei settori chiavi dell’economia marchigiana, dove la forte spinta all’innovazione e creatività contraddistingue produzioni locali votate all’estrema qualità e originalità" conclude Totò.
r.vit.
