
FERMO - La notizia era nell’aria, anche se fino all’ufficialità si poteva pensare alla rimonta di Francesco Di Rosa, l’altro candidato forte. Alla fine la partita è stata vinta da Francesco Trasatti.
Francesco Di Rosa, inizialmente inserito in un “quartetto”, poi diventato terzina per la Presidenza del Conservatorio Pergolesi di Fermo, ha animato la questione. Tuttavia, Trasatti è sempre parso un passo avanti rispetto agli altri candidati, per diverse ragioni.
In primo luogo, la competenza: Trasatti è un politico ormai affermato e navigato, ma anche un uomo di spettacolo e di cultura. A questo si aggiunge una solida preparazione nella gestione dei bilanci, elemento fondamentale per un incarico di questo tipo.
Un altro fattore decisivo è stato quello politico. Su questo terreno Trasatti si è dimostrato più abile di Francesco Di Rosa, primo oboe dell’Orchestra di Santa Cecilia e professore al conservatorio di Zurigo. Trasatti ha saputo fare squadra sia a livello locale sia a livello romano, trovando alleanza con il partito decisivo, Forza Italia, che esprime la ministra Bernini, la quale ha poi assunto la decisione finale per la nomina che dura tre anni.
La nomina di Trasatti, domani la presentazione ufficiale, potrebbe avere ripercussioni politiche a livello locale. Forza Italia alleato imprevisto in vista delle prossime elezioni comunali, dove Francesco Trasatti era già considerato un nome forte? Su questo scenario si rifletterà e si lavorerà: potrebbe nascere un asse tra il centro, rappresentato da Forza Italia e parte del Pd, e quelle forze di sinistra che da tempo non hanno voce in comune.
Resta ora da capire quale partita più ampia intenda giocare Trasatti e quale sarà il ruolo di Jessica Marcozzi, che da tempo, in diverse Comunali, si differenzia da Fratelli d’Italia, quindi da Andrea Putzu, e dalla Lega di Mauro Lucentini.
La certezza è che il conservatorio Pergolesi ha un nuovo presidente, dopo l’era Igor Giostra, pronto a stupire con idee e progetti.
