PORTO SAN GIORGIO – E alla fine uscì Valerio Vesprini. Il sindaco di Porto San Giorgio, zitto zitto, si è preso la presidenza dell’ATO che garantisce una organizzazione integrata del Servizio Idrico prevedendo una gestione unitaria di tutte le competenze riguardanti il ciclo completo dell’acqua: adduzione, captazione, distribuzione, fognatura e depurazione.
“Andrà alla montagna” aveva dichiarato nell’ultima riunione tra i sindaci Paolo Calcinaro, supportato dal mondo Piceno. Niente da fare per Domenico Ciaffaroni, che sembrava l’uomo giusto, quantomeno per il senatore Guido Castelli.
Ma qualcosa si è rotto quando parte della montagna ha posto una serie di obiezioni. Si è tornati così a trattare. Ieri una riunione molto animata che sembrava preludere a una conta che avrebbe minato molti equilibri, poi l’intesa iniziale raggiunta dal sindaco di San Benedetto del Tronto, Antonio Spazzafumo, con i sindaci di centrosinistra del Piceno e buon parte di quelli fermani che hanno apprezzato il nome del sangiorgese.
Calcinaro, a quel punto, si è offerto di ‘presentare’ il candidato Vesprini, essendo presidente dell’assemblea dei sindaci e provando così a ricompattare il territorio, anche in vista di prossime e più importanti competizioni elettorali. Una mossa che è piaciuta a Spazzafumo e che ha spinto anche i supporter di Ciaffaroni a votare all’unanimità Vesprini.
“Un segnale forte di responsabilità istituzionale da parte dei due territori. Un passaggio non scontato, che restituisce centralità alla capacità di mediazione e alla volontà di costruire soluzioni condivise” commenta il sindaco di San Benedetto del Tronto.
Nel suo intervento non manca un riferimento diretto a chi ha reso possibile questo esito: «
"Ringrazio tutti i colleghi amministratori che hanno compreso la necessità di uscire da logiche divisive. In particolare il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, che ha accolto la mia proposta con spirito di collaborazione, permettendo così di superare ogni forma di contrapposizione” sottolinea Spazzafumo.
Non è un caso che ringrazi solo Calcinaro, che alla fine non ha esitato a mettere da parte l’accordo con Fioravanti per seguire Spazzafumo e non tradire il sindaco amico con cui condivide strade e costa.
Una scelta che avrà delle conseguenze, anche sulla Ciip, lo chiarisce Spazzafumo: “Mi auguro che il metodo utilizzato per l’ATO 5, basato sul confronto costruttivo e sull’equilibrio tra rappresentanze territoriali, possa costituire un precedente virtuoso anche per la scelta della futura governance della CIIP”.
Della serie, l’ATO è andato al Fermano, la Ciip andrà alla Riviera delle Palme visto che Spazzafumo ha già portato dalla sua parte molti comuni dell’area montana ed è evidente che con lui ci sarà anche Porto San Giorgio, che dentro la Ciip pesa eccome.
In pole c’è quindi ora Marco Perosa, ex direttore area strategia della Fondazione Carisap, perno della Bottega del terzo Settore e sambenedettese doc. Con buona pace di Ascoli, e Fermo, che puntavano sulla conferma di Maddalena Ciancaleoni.
r.vit.