
PORTO SANT’ELPIDIO – Cantieri, code, cantieri, code. È così, da anni. Ormai nessuno è più in grado di contarli, perché come un tossico, chi entra in A1 nel tratto fermano-piceno, è completamente assuefatto. Appena superi la sbarra, che si alzi con il telepass o il biglietto, ognuno sa che non sa quando la rivedrà di nuovo nel casello di arrivo.
Per questo, il consigliere regionale ed ex sindaco di Grottammare Enrico Piergallini ha lanciato una proposta: “Sospensione del pedaggio per gli autotrasportatori nel tratto autostradale Porto Sant'Elpidio-San Benedetto del Tronto e istituzione di un tavolo permanente tra Regione, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Autostrade per l'Italia, Anas, associazioni di categoria e rappresentanze dei cittadini e dei Comuni per monitorare gli interventi in corso e quelli futuri”.
Il Dem pensa almeno a quel mondo di lavoratori che vede le consegne ritardarsi, con rischi diretti anche dal puto di vista economico. “Negli ultimi anni - spiega Piergallini - le lungaggini dei cantieri, non solo hanno trasformato questo tratto della A14 in uno dei più pericolosi dell'intera rete autostradale nazionale, con un sensibile aumento degli indici di incidentalità e di mortalità, ma hanno finito per diventare un costo economico ormai insostenibile, soprattutto per le aziende di trasporto”.
Ogni giorno, è stato calcolato, passano 12500 mezzi pesanti. “Basti dire che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha calcolato che la perdita economica di un mezzo pesante fermo è di 100 euro ogni ora, mentre la Federazione Autotrasportatori Italia stima una perdita diretta di circa 338 milioni l'anno” prosegue Piergallini.
“Non solo, a questa cifra vanno sommati i costi di inaffidabilità logistica del sistema produttivo, come ad esempio ritardi e fermi di produzione, - prosegue - che Uniontrasporti, valuta al 30% dei costi diretti calcolati per i trasporti, ovvero 100 milioni di euro. A ciò si aggiunga che la misura del cosiddetto 'cashback dei pedaggi’, oltre ad essere poco conosciuta e poco pubblicizzata da parte di Autostrade per l'Italia, risulta una procedura difficilmente accessibile”.
Sulla carta, i lavori dovrebbero finire entro il 2025, “questo ha detto in Parlamento il ministro Salvini ad agosto. Purtroppo, allo stato attuale, è evidente che siamo di fronte all'ennesimo impegno non mantenuto dal governo Meloni. Una grave mancanza che continuerà a gravare economicamente sugli autotrasportatori e sugli agenti e rappresentanti di commercio, moltiplicando stress e stanchezza, e quindi anche i pericoli per la circolazione”.
Servono soluzioni, intanto “oltre alla sospensione del pedaggio a carico degli autotrasportatori e all'istituzione di un tavolo permanente che monitori gli interventi, la trasparenza delle decisioni e dei cronoprogrammi, il rispetto dei tempi di consegna e il controllo sull'effettivo andamento dei lavori, ritengo fondamentale che la Regione Marche attivi strumenti di partecipazione e condivisione degli indirizzi sui progetti realizzabili capaci di coinvolgere, attraverso forme accessibili e trasparenti, pubbliche e democratiche, i cittadini e i soggetti interessati”.
@raffaelevitalii
