FERMO - Strano il destino, mentre il mondo della comunità di Capodarco si stava preparando a dare l’ultimo saluto a uno dei suoi fondatori, don Franco Monterubbianesi, si sono fermate per sempre le due ruote di Gaetano Gazzoli.
Per tutti era il patron del Gran Premio di Capodarco, la corsa più affascinante delle Marche, quella che con i suoi muri ha scritto la storia del ciclismo, vedendo nascere tra le curve grandi campioni, tra i tanti anche un giovanissimo Fabio Casartelli.
Da tempo malato, Gazzoli però si raccontava via social. Era sempre lui, con il suo sorriso e ottimismo. L’uomo capace di organizzare una cin pieno agosto rendendola un perno della programmazione nazionale. L’uomo che sapeva parlare ai grandi, deli ciclismo e della politica, senza mai dimenticare da dove veniva.
Sempre vestito di giallo, il colore del suo GP, e sul giallo viaggiava. Prima in bici, poi co il suo scooter inconfondibile parcheggiato lungo la strada che da Capodarco, piccola frazione di Fermo, porta verso il mare.
Senza Gazzoli, ma con lo stesso spirito si correrà il 16 agosto: per lo sport, per la competizione, ma soprattutto per la solidarietà visto lo stretto legame con la Comunità di Capodarco che è saldamente nelle mani di don Vinicio Albanesi, co fondatore di un’utopia diventata realtà.
“Appena arrivato ti ho trovato al mio fianco e così è stato negli anni. Ma non solo io: la città, la regione, il ciclismo perdono una colonna straordinaria. Ciao Gaetano, ti voglio bene” le parole commosse del sindaco Paolo Calcinaro via social.
Toccante anche il ricordo di Francesco De Angelis, ad dell'Ecoelpiendse, storico partner di Gazzoli per volontà del fondatore dell'azienda, Mauro De Angelis: "Mio padre mi diceva sempre, con Gazzoli la sponsorizzazione non è una scelta bensì un obbligo, eri talmente preso nell'organizzazione del GP di Capodarco che in cuor tuo pensavi che sarebbe stato impossibile che le attività del territorio non capissero l'importantanza e l'onore di supportare questo evento così rilevante. Qualsiasi fosse la stagione ti ho sempre visto sulla moto o in scooter vestito di giallo, orgoglioso di quello che facevi, sono sicuro che chi ti ha sempre dato una mano nell'organizzazione di questa corsa lo farà anche in futuro nel tuo ricordo. Buon viaggio, salutami babbo e chiedigli lo sposnor anche là".
Molte le reazioni. Il sindaco di Porto San Giorgio, Valerio Vepsrini, ha sottolineato come "ha saputo valorizzare e far crescere sempre più un evento sportivo di portata nazionale e internazionale che promuove i valori dello sport e rappresenta una vetrina promozionale e turistica di grandissimo rilievo". Commossa anche la campionessa Sara Grifi: "Grazie di tutto Gaetà, hai fatto tanto per tutti! Resterai sempre a fianco a noi".