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Chirurgia al Murri: più laparoscopia. Guerriero: in piedi in 24 ore dopo interventi al colon. Videx dona nuovi strumenti

9 Aprile 2024

di Raffaele Vitali

FERMO – Mille interventi l’anno e una grande crescita della laparoscopia: ecco la chirurgia del Murri guidata dal primario Silvio Guerriero.

Un reparto che funziona e cresce, forte di 11 medici, 12 infermieri e 8 Oss. Quando Guerriero è stato presentato, alcuni anni fa, il messaggio fu chiaro: porterà tecniche che mancano all’ospedale di Fermo e creerà un asse con la Gastroenterologia, il reparto di punta del nosocomio.

E così è stato, partendo proprio dalla laparoscopia. Che è una tecnica “di chirurgia mini invasiva, che dà molti vantaggi: degenza post operatoria minore, ripresa più rapida e meno complicanze. Sempre ricordando che non è una tecnica per ogni caso, ma si usa ormai ogni giorno” spiega il dottor Vesprini, direttore sanitario.

Ma è una tecnica che ha bisogno di strumenti: Più li usi, più si consumano e meno durano. Ma più ne hai e più puoi operare”. Piccoli attrezzi costosi (40mila euro) che oggi sono arrivati in quantità sul tavolo di Guerriero e del responsabile funzione organizzativa Claudio Carosi grazie alla generosità della famiglia Marcantoni, titolare della Videx di Grottazzolina.
“Se veniamo chiamati, rispondiamo. Si è palesata questa esigenza – spiega Edoardo affiancato dalla sorella Maite e dal padre Rossano - C’era l’esigenza e abbiamo contribuito. L’ospedale di Fermo è dove siamo nati, io e mia sorella. Siamo molto sensibili e reattivi, ci siamo. Teneteci in considerazione anche in futuro, se possiamo agiamo”.

Gli strumenti laparoscopici, i ‘ferri’, diventano una vera estensione delle mani. “Una tecnica che usiamo ogni giorno, dagli interventi più semplici a quelli complessi su retto, colon o fegato. Avere una strumentazione di ultima generazione, che ci permette di crescere, offre alla popolazione l’accesso a interventi precisi” spiega il primario.

Si implementa in questo modo l’approccio laparoscopico anche in urgenza, inizialmente minoritario. “Sia a scopo diagnostico, la radiologia arriva fino a un certo punto, sia chirurgico dopo aver compreso il problema reale, è fondamentale”.

Il vantaggio è nella sua minor invasività. “Perfino – prosegue Guerriero – per l’intervento al colon che richiederebbe una importante incisione cutanea, invece così bastano tre mini accessi e la ripresa post operatoria diventa rapida”. Un esempio, nella sala a fianco una donna di 80 anni, operata ieri, già oggi  cammina nella sua stanza.

Avere quindi strumenti nuovi e pronti è necessario: “Questi strumenti – riprende Carosi - più li usi e più si usurano. In un posto dove si lavora, durano di meno. Ogni strumento ha comunque una scheda tecnica anche per il numero di sterilizzate che può fare”. A mettere in contatto Guerriero e la famiglia Marcantoni è stato Stefano Castori, ringraziato da entrambe le parti per aver saputo cogliere la richiesta.

“Siamo fortunati in questo territorio. Ci sono famiglie generose come quella dei Marcantoni, simbolo di un’azienda che dà lustro alle Marche” riprende Vesprini.

Sul tavolo, dentro le scatole ci sono un manico, le pinze da presa per prendere le viscere. E tanto altro utile a un reparto che brilla nella cosiddetta chirurgia maggiore, ovvero quella colorettale. “Sono stati 140 nell’ultimo anno, di cui l’80% per tumori del colon retto. Di questi, il 75% eseguiti in laparoscopia. Dati significativi per una realtà come questa che si avvale di una gastroenterologia nota nella regione”.

Che il reparto funzioni lo dice l’Agenas, che valuta aa livello nazionale la sanità, e l’ha classificata con il colore verde, ovvero parametri pienamente rispettati. “Rispetto dei tempi per alcune patologie, tecniche usate, in primis la laparoscopia” tra le varie.

Tra una colecisti e un’ernia, da gennaio in tre mesi già 30 interventi per tumori del colon. “Siamo un reparto attrattivo per tipologie ad alta specializzazione, in primis per gli strumentisti. Bisogna essere pronti alle varie esigenze, non solo chirurgia oncologica. E lo facciamo dialogando con tutti gli altri professionisti del Murri” ribadisce Guerriero che è già pronto a usare i nuovi strumenti che aumenteranno l’efficienza e la frequenza degli interventi a tutto vantaggio della popolazione.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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