FERMO – Tempus fugit, ma non per tutti. Di certo non per Fabrizio Cesetti, l’highlander della politica fermana. E’ in pista dal 1976, quando ha vinto le sue prime elezioni, per poi non fermarsi più tra Comune, Provincia, Parlamento e Regione.
E oggi, anno domini 2025, è l’unico consigliere regionale di minoranza eletto per il Fermano. Una elezione che sa di tenacia, di determinazione, oltre che di competenza. Caratteristiche che l’hanno reso il primo esponente del PD eletto per la terza volta consecutiva. Ha sfidato le regole, senza mai tra valicarle e alla fine ha avuto ragione, gli elettori hanno capito che lui era ‘la scelta necessaria’. Come da suo slogan elettorale.
"In democrazia, i risultati delle urne vanno sempre rispettati, anche quando non piacciono. I marchigiani che hanno votato, molto pochi a dire il vero (un problema che deve interrogare tutti), lo hanno fatto in maniera estremamente chiara scegliendo la continuità. Dunque, al rieletto presidente Acquaroli vanno le mie congratulazioni e i miei migliori auguri di buon lavoro. Da parte mia continuerà a esserci ancora la volontà di collaborare per il bene delle Marche, svolgendo un'opposizione ferma ma allo stesso tempo propositiva e costruttiva, di certo non ideologica né preconcetta, per ricomporre le evidenti fratture e disuguaglianze sociali, economiche e territoriali” sottolinea Cesetti.
Che si dà già una priorità: garantire il diritto alla salute, oggi negato a un marchigiano su dieci, che non trovando risposte nel sistema sanitario pubblico e non potendo ricorrere alle strutture private, rinuncia a curarsi”.
Ha messo tutti in fila in lista, dalla neofita Cola al redivivo Nicola Loira, che si è ripreso Porto San Giorgio e il controllo del circolo locale, fino alla rampante Chiara Croce, mandata alla guerra senza armi tra i veterani. “Dio grazie a ricci, che si è speso per creare una alternativa, grazie a Ceriscioli, che mi ha sostenuto con lealtà, generosità ed efficacia”.
Maa è un altro il grazie che fa rumore, quello al segretario provinciale Luca Piermartiri, di cui Cesetti non è mai stato un fan. “Ha dato prova di vera maturità politica, di estrema correttezza e assoluta imparzialità nella gestione di tutta la fase elettorale”.
I numeri dicono che Cesetti è piaciuto: “Ho ottenuto 4141 preferenze, 114 in più del 2020 quando l’affluenza era stata del 9% in più. Quindi, ritengo sia sta quasi un'impresa, tenuto conto anche di una campagna elettorale difficilissima, segnata dalla presenza nel nostro collegio di candidature oggettivamente molto forti nelle liste della destra, su tutte quella del sindaco di Fermo, al quale pure vanno le mie congratulazioni”.
Ora riparte, di nuovo all’opposizione e sempre con determinazione: “Gli impegni che ho preso in campagna elettorale diventeranno atti e proposte di legge che porterò in consiglio, sempre con un unico obiettivo: il bene della nostra comunità regionale".