Incontro in Regione tra il gruppo assembleare del Partito Democratico e la Filt Cgil. L’esito lo spiega Fabrizio Cesetti, consigliere regionale Dem.
“La tutela dei lavoratori è la prima garanzia per far funzionare bene un servizio pubblico. Dunque la cosiddetta clausola sociale, ovvero lo strumento volto a garantire non solo la continuità occupazionale del personale coinvolto da un cambio di gestore, ma anche il mantenimento della residenza e le indennità contrattuali, deve essere parte integrante del bando di affidamento riguardante l’affidamento del Trasporto pubblico locale.
Il Tpl rappresenta la seconda voce del bilancio regionale dopo la sanità e ricopre un ruolo fondamentale per garantire la mobilità dei cittadini. Pertanto, la Regione Marche ha il dovere di mettere in campo politiche lungimiranti e di ampia visione che lo rendano un servizio efficace ed efficiente per la collettività. Nel Fermano, per esempio, si tratta di un’attività addirittura imprescindibile, specialmente per gli studenti, i lavoratori e gli anziani.
Ma per funzionare, il Tpl deve essere visto da tutti come un’opportunità, una reale alternativa al mezzo privato. Ritengo quindi fondamentale l’aggiornamento della legge regionale n. 45 del 1998, al fine di ridisegnare l’organizzazione del servizio, che dovrà fungere anche da cerniera tra i comuni delle aree interne, nonché tra questi e la fascia costiera.
Il programma del centrosinistra è molto chiaro sul da farsi: introdurre un sistema premiante nell’uso del trasporto pubblico con sconti, card trasporto e buoni mobilità, rendere effettivo il Biglietto unico regionale (Bur) con abbonamento mensile a prezzo calmierato, rafforzare le sinergie tra bacini di traffico e operatori ai fini di una migliore distribuzione territoriale di corse e orari, sperimentare forme innovative di mobilità, attuare campagne di sensibilizzazione all’uso del mezzo pubblico, rendere effettiva l’integrazione bus-treno evitando duplicazioni di servizi e rinnovare il parco mezzi in chiave ecosostenibile”.