FERMO – Modello Ezio Santarelli. A questo aspira Fabrizio Cesetti, supportato dal segretario provinciale del Partito democratico Luca Piermartiri. “Tutti i sabati, dalle 9 alle 12, sarò qui nella sede del PD a disposizione dei cittadini” annuncia.
Il partito vuole tornare tra la gente, dando però un segnale politico chiaro facendolo nella sede. Un modo per rafforzare il ruolo del corpo intermedio. “Sono contento che Cesetti, da consigliere regionale, si metta a disposizione del territorio. Come Federazione abbiamo puntato sempre sulle iniziative pubbliche, sul tornare tra la gente. Con Cesetti potremo ascoltare e dare risposte” aggiunge Luca Piermartiri.
Tante le questioni, a partire dalla sanità che ha nel sindaco di fermo il nuovo faro regionale. “Calcinaro lo abbiamo esortato per anni a convocare l’assemblea dei sindaci per parlarne. Ora sarà lui a dover dare risposte” prosegue.
Cesetti è carico, come sempre: “In vista del voto di maggio il mio impegno a favore del candidato sarà massimo. Ma non dobbiamo pensare a un nome tanto per, come a volte si fa con le liste. La differenza dal centrodestra deve essere netta. Quella di Fermo non è una battaglia già persa”.
Poi aggiunge: “Se avessimo vinto in Regione, mi sarei candidato sindaco” ammette confermando quanto già si sapeva, ovvero che in caso di vittoria avrebbe lasciato il posto a Giacinti in Giunta ed eventualmente, in caso di vittoria a Fermo come sindaco, a Loira in Consiglio. Ma è andata diversamente “e quindi porterò avanti una opposizione seria e determinata”.
Con Cesetti, il sabato mattina ci saranno Dorotea Vitali, nome giovane che potrebbe anche attirare in vista delle amministrative, Luca Marzoni, da anni spalla dell’ex presidente della Provincia, Francesco Giacinti e Giampiero Minnucci.
Il finale è di nuovo dedicato alle elezioni, visto che in un anno e mezzo si vota per Fermo e Porto San Giorgio, oltre che per due feudi come Santa Vittoria in Matenano e Montottone. “Se sapremo mettere in campo un vero progetto politico, partendo dal capoluogo dove il civismo è finito, nulla è impossibile”.
