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Cesetti e Putzu, scintille a distanza sull'Atim. "Gestione fuori dalla legalità". "Acquaroli esempio di trasparenza, il PD impari"

8 Aprile 2025

PORTO SANT’ELPIDIO – L’Atim, l’agenzia per il turismo e l'internazionalizzazione, continua ad animare la politica. Il Partito Democratico, con in testa il consigliere regionale Fabrizio Cesetti che è firmatario della legge per sopprimerla, attacca a tutto campo. Dall’altro lato, la difesa del palazzo è affidata di Andrea Putzu, il consigliere regionale che guida la commissione turismo.

Al centro del contendere il rapporto della Commissione interna istituita dal presidente Francesco Acquaroli peer chiarire il comportamento e le azioni dell’Atim nell’era Bruschini. “Sono emerse più di 200 decreti tra il 2022 e il 2024 con criticità” spiega il gruppo Dem con la capogruppo Anna Casini.

“L'Atim – riprende Cesetti - è stata fortemente voluta da Acquaroli e sono state bypassate le regole che disciplinano l'attività della pubblica amministrazione: una diffusa violazione delle regole di legalità, trasparenza, economicità ed efficacia. Anche le risorse trasferite dalla Regione ad Atim sono senza la necessaria finalizzazione, anarchia totale. Sarà ora di chiuderla, o vogliamo una quarta puntata di Report?”.

La stoccata finale è di Manuela Bora: Parliamo di una scatola vuota, con personale carente. I marchigiani meritano più rispetto:- mentre aumentano le liste d'attesa, non si riesce a pagare gli asili, 12 milioni di euro pubblici assegnati ad un'agenzia con gravi criticità su gestione e modalità di spesa”.

Di fronte alle critiche, Putzu, consigliere di Fratelli d’Italia, non tentenna: “Mi sarei aspettato che il PD riconoscesse l'azione di grande trasparenza, serietà istituzionale e responsabilità del Presidente Francesco Acquaroli nell'istituire la commissione di verifica amministrativa sugli atti di Atim trasmettendo i risultati alla Corte dei Conti e all'Anac, e indicando azioni correttive in piena trasparenza”.

Ma non è andata così: “C’è una differenza sostanziale e innegabile rispetto all'atteggiamento tenuto dal loro candidato Matteo Ricci, che non perde occasione per dare lezioni agli altri, ma per primo scappa di fronte alle sue responsabilità, quelle sì politiche, sul caso Affidopoli.

Inchiesta che sta portando alla luce il sistema di affidamenti messo in piedi al Comune di Pesaro dai suoi uomini di fiducia e che vede interessati il suo ex capo di gabinetto e uno dei collaboratori più stretti da lui nominato nel suo staff. Ricci da mesi continua a fuggire senza dare alcuna spiegazione ai cittadini e senza presentarsi nonostante le ripetute convocazioni di fronte alla commissione comunale istituita nel consiglio per fare luce sulla vicenda. Il Pd, invece che dare lezioni, dovrebbe tacere e prendere esempio” conclude Putzu.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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