ANCONA - "Che il Comune di Fermo abbia ufficialmente stoppato la pratica per la realizzazione della centrale a biogas di San Marco alle Paludi è certamente positivo. Si tratta di una scelta che di fatto traduce in atto amministrativo la battaglia da me svolta in consiglio regionale e dal Partito Democratico e dal Comitato sul territorio. Questa è la verità che le furbizie pre-elettorali del sindaco Calcinaro non potranno cancellare. Chi ha seguito la vicenda fin dall'inizio, infatti, sa bene che se fosse stato per l'Amministrazione comunale di Fermo, la procedura per la realizzazione di quell'impianto sarebbe stata avviata già da un bel pezzo. Se ciò non è avvenuto, lo si deve solo all'approvazione all'unanimità da parte del consiglio regionale della mozione da me presentata la scorsa estate, come riconosciuto in aula anche dall'assessore Stefano Aguzzi. Solo dopo quel passaggio (e dopo oltre un anno di atteggiamenti ambigui e ondivaghi) il Comune di Fermo si è deciso a ritornare sui suoi passi. Ed è eloquente il perdurante silenzio del sindaco sui motivi che lo avevano portato inizialmente a esprimersi favorevolmente sull'autorizzazione della procedura semplificata, senza tra l'altro coinvolgere gli altri sindaci dei Comuni interessati. Sarà per questo che adesso Calcinaro, evidentemente in grande affanno, non trova di meglio che attaccare pretestuosamente il Comitato, accusandolo di fare politica, al solo scopo di nascondere le sue gravi mancanze sia sotto l'aspetto del ruolo istituzionale che i cittadini lo hanno chiamato a svolgere, sia sul fronte della trasparenza amministrativa, che è, come in altre situazioni, totalmente venuta meno".
A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti.
"Il Comune di Fermo - attacca il segretario provinciale del Pd fermano Luca Piermartiti - seppur in ritardo, dice no alla centrale a biometano e certifica, dopo ben 14 mesi, che avevamo ragione. Ragione nel sostenere i cittadini e sulla contrarietà all'ubicazione della centrale. E vorrei ringraziare, per questo primo passo, nuovamente il Comitato che si è sempre speso dall'inizio della vicenda e il consigliere Cesetti per aver portato la problematica in Regione. Un progetto privato presentato con una semplice Scia e senza che siano avvenute le dovute osservazioni. Un'approvazione avvenuta per silenzio-assenso, senza considerare l'impatto ambientale e sui Comuni limitrofi. E su quest'ultimo aspetto vorrei fare una piccola chiosa, essendo elpidiense, su Porto Sant'Elpidio: insieme a tutti coloro che si sono opposti abbiamo evitato forti disagi, in particolar modo ai residenti dei quartieri Faleriense e San Filippo. Il sindaco Ciarpella è stato invece fin troppo timido. La città capoluogo resta debole e assente, esattamente come avvenuto finora. Anche sulla sanità, infatti, il sindaco Calcinaro ha dovuto inevitabilmente darci ragione".