FERMO - Si litiga più facilmente su qualcosa che si ama. È il caso di Lorenzo Giacobbi e Mauro Torresi, il primo consigliere comunale di minoranza, quota Forza Italia, ed ex priore, il secondo vicesindaco con delega alla Cavalcata.
La rievocazione storica è al centro della querelle, o meglio la sua sede. Giacobbi ha sollevato il caso prima in Consiglio comunale e poi sulla stampa. La questione è molto semplice: “La mancanza di una sede stabile e adeguata per la Cavalcata dell’Assunta. Attualmente la sede della Cavalcata si trova nei locali temporanei di Piazzale Azzolino, dopo vari spostamenti da Via Mazzini e da Palazzo Trevisani, quest’ultimo interessato da lavori di riqualificazione sismica. Una condizione che, secondo Giacobbi, penalizza l’organizzazione, i volontari e la visibilità stessa della manifestazione, soprattutto in un periodo dell’anno in cui il centro storico è frequentato da numerosi turisti”. Da qui la richiesta: “Quando sarà operativa ed esiste la volontà politica di istituire un Museo della Cavalcata, in grado di valorizzarne la storia e renderla fruibile tutto l’anno?”.
La risposta di Torresi, supportato dall’assessora ai Lavori pubblici Ingrid Luciani, in consiglio è stata chiara: “Tornerà nelal sua sede entro due anni”. ma per Giacobbi nessun chiarimento sul museo.
Torresi però no si è fermato a quella frase: “La nostra volontà è chiara, per cui da Giacobbi arrivano sterili polemiche. La nuova sede avrà anche l’ascensore. Purtroppo, trovare un’altra sistemazione momentanea in centro, di livello adeguato, in questo momento non sarebbe semplice e configurerebbe a sua volta un tentativo faticosamente transitorio. Questo lo sa anche Giacobbi che deve evitare di cercare spazi di protagonismo. D’estate è tempo di Cavalcata, non di sterili polemiche sulla Cavalcata” conclude Torresi.