FERMO – Di una cosa sono certi nel mondo della mod: gli ordini non riprenderanno nel giro di due mesi per cui, meglio prepararsi a un autunno caldo. Certo, le fiere potranno aiutare, ma è il mercato dei consumi mondiali a essere fermo. soprattutto per scarpe e accessori. E così, ben venga il chiarimento dell’Inps sull'estensione degli ammortizzatori sociali.
Il decreto-legge 92/2025, convertito dalla legge 1 agosto 2025, n. 113 prevede interventi mirati per affrontare le crisi industriali e rafforzare gli ammortizzatori sociali, a sostegno dei comparti produttivi italiani.
Le nuove disposizioni costituiscono un intervento strutturale per sostenere l'occupazione e accompagnare i processi di riconversione industriale, con particolare attenzione ai settori più esposti alle crisi economiche e climatiche.
La circolare prevede diverse azioni, tra cui una per la moda: “La filiera produttiva della moda (tessile, abbigliamento, calzaturiero, pelletteria, conceria) beneficia di una proroga di 12 settimane per l'integrazione salariale, utilizzabile dal 1 febbraio al 31 dicembre 2025, con possibilità di pagamento diretto Inps anche senza difficoltà finanziarie”.
Non solo, è previsto l’esonero dei contributi per le aree di crisi industriale, ovvero le imprese operanti nelle aree di crisi industriale complessa sono esonerate dal pagamento del contributo addizionale per la Cassa Integrazione Straordinaria (Cigs) per tutto il 2025, con uno stanziamento di 6,5 milioni di euro.
Sono previste misure per aziende con più di mille dipendenti, che potranno accedere a un ulteriore periodo di Cigs fino al 31 dicembre 2027, con possibilità di riduzione dell'orario fino al 100%, grazie a 90 milioni di euro stanziati per il triennio.
Tra le novità anche: tutele per le emergenze climatiche con novità importante per i settori edile, lapideo ed estrattivo, accesso alla Cassa Integrazione Ordinaria per eventi atmosferici estremi (incluse ondate di calore) nel periodo luglio-dicembre 2025, senza conteggio nei limiti massimi di durata.