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Caos Confindustria. Santori e Luciani: "Ci hanno espulsi per poter schiacciare il Fermano"

29 Marzo 2021

FERMO – E venne il giorno di Fermo. “Per rispetto dei quasi 300 imprenditori che sono iscritti all’Uif, Unione Industriali del Fermano, interveniamo su una vicenda incresciosa che è stata raccontata omettendo molte verità”. Eccoli Andrea Santori e Fabrizio Luciani, i due imprenditori espulsi d Confindustria Centro Adriatico dopo un ‘iter processuale’ interno condotto dal presidente Simone Mariani, ma deciso dal Collegio dei Probiviri Speciali di Centro Adriatico ‘per gravi responsabilità’.

COSA È L’UIF?

Per capire cosa sta accadendo, bisogna innanzitutto capire cosa sia l’Uif. “L’Uif fa parte, insieme con Confindustria Ascoli, di Confindustria Centro Adriatico ed è uno dei soci fondatori, ma ha un suo statuto, organi deliberanti e quindi compiti da assolvere. Il primo, la scelta di un nuovo presidente nominato dagli organi di Uif, dopo l’uscita di scena di Giampietro Melchiorri”.

In attesa di questo, è stato nominato Fabrizio Luciani, il più anziano dei 4 vicepresidenti. “Dovendo entro sei mesi rieleggere il presidente – spiega Luciani – ho attivato le procedure per la nomina dei saggi e quindi l’iter per le elezioni. Confindustria Centro Adriatico ha invece preteso che il presidente dell'Uif fosse colui che dalla stessa era stato nominato suo vice in sostituzione di Melchiorri”.

IL NODO DEL CONTENDERE

I due imprenditori partono da qui per porre la domanda chiave: quale sarebbe stato il nostro comportamento lesivo? “Noi abbiamo agito nel rispetto della legge, delle norme, senza mettere in atto alcun comportamento o azione a danno dell’unione”.

Ma questo, stando ai due, ha provocato la dura reazione dei vertici di Centro Adriatico: “Prima una denuncia contro di noi e i componenti deliberanti, che invece hanno rispettato lo statuto, poi ha segnalato ai Probiviri il tutto come ‘atto lesivo dell’unità e quindi di mancato rispetto del codice etico’, infine ci ha fatto espellere, grazie anche al voto a suo favore di tre imprenditori fermani”.

Le mosse di Mariani e Probiviri secondo gli espulsi hanno un problema di fondo: “Nonostante Mariani si sia servito di consulenze all’interno di Confindustria nazionale e del Collegio speciale, nessuno si è preoccupato di leggere lo statuto dell’Uif, evitando così questa situazione che è stata poi, artatamente, fatta arrivare sulla stampa per delegittimarci”.

DIETRO IL CAOS

“Non abbiamo più dubbi: questo – ribadiscono - non è un attacco all'operatività di Uif ma agli imprenditori del Fermano in modo da poter affermare la supremazia che la componente ascolana di Centro Adriatico vorrebbe esercitare su quella fermana annientandola, passando da una gestione egualitaria di Centro Adriatico a una basata su votazioni a maggioranza che finiscono sempre per penalizzare il Fermano e le sue imprese”. Quello delle votazioni è un altro tema che i due imprenditori rilanciano, visto che dall’uscita di scena di Melchiorri in poi, si è passati dalle azioni all’unanimità a quelle a maggioranza, che ha rotto anche i due fronti, piceno e fermano, con alcuni voti passati da una parte e dall’altra, come in occasione dell’espulsione.

SANTORI E MARIANI, EX AMICI

Sul lato ‘umano’ torna Andrea Santori, che racconta una serie di passaggi con cui fa emergere un cambiamento di relazioni molto rapido: “A dicembre mi ha inserito nel gruppo di lavoro per il percorso aggregativo regionale, definendomi il ‘rappresentante del territorio’. Non solo, mi ha poi autorizzato a febbraio a firmare il progetto quale rappresentante degli imprenditori del Fermano. Nonostante ciò, poco dopo è andato dai Probiviri a denunciarci”.

Per Santori e Luciani, infine, il piano è uno: “Sottomettere i fermani, anche se sappiamo che Mariani lo negherà. Per riuscirci doveva spaventare i componenti dell’Uif, usando noi due come messaggio preventivo di eventuali nuove espulsioni. Pur sapendo che altro non facciamo che rispettare lo statuto. E anche per questo non ci fermeremo a questa nota, ma ci tuteleremo in ogni sede”.

Nel mentre anche Mariani prosegue, cercando di superare questo stallo: “In tempi brevissimi convocheremo il consiglio di presidenza per avviare ogni azione tesa a riportare serenità all’interno della compagine associativa e rafforzare relazioni e rapporti interni”.

@raffaelevitali

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