PORTO SAN GIORGIO – La loro prima stella ha fatto storia. Perché l’abilità tra padelle e fuochi era pari alla loro amicizia. Pierpaolo Ferracuti e Richard Abou Zaki, fino a ieri co-titolari del ristorante Retroscena a Porto San Giorgio, sono davvero cresciuti insieme.
Si erano conosciuti nelle cucine di Massimo Bottura, poi hanno cominciato a condividere momenti unici, come fu la cena di gala del festival di Sanremo affidata alle Marche, per arrivare alle estati che passavano insieme cucinando dietro il bancone dello chalet Sombrero, di proprietà della famiglia di Ferracuti.
Insieme sono diventati grandi chef, conquistando la stella con Retroscena, e poi imprenditori. Non una cosa normale, perché la loro capacità li aveva fatti diventare i re Mida della cucina, quel che toccavano diventava oro. Hanno prima pensato a un bistro ed è nato Opera Ramen Bar. Un luogo diverso, che non c’era. Poi si sono inventanti ‘Pizza vista mare’, che rendeva il Sombrero peer la cena un locale diverso.
Ma non bastava. Ed ecco Shark, l’hamburgheria con cui intercettare un ulteriore fetta di pubblico. E infine, Controluce, la pizzeria che ha trasformato una piazza in difficoltà nel cuore di Porto Sant’Elpidio in un riferimento per clienti di ogni età. Sempre tutto insieme. Con alti e bassi, come si conviene agli amici.
Oggi, la separazione. Almeno in parte. Le strade si dividono e proseguono parallele. Abou Zaki, anno dopo anno, ha messo in mostra il suo talento in cucina. Era evidente che la Stella Michelin di Retroscena ormai fosse cosa sua. Ferracuti è pian piano cresciuto nella parte gestionale, manageriale, dilettandosi tra la pizzeria di Controluce e la cucina dello chalet.
E così, quando un percorso si interrompe si fanno delle scelte. Soprattutto quando si hanno in gestione tanti locali sotto un unico cappello societario. Tra commercialisti e avvocati, i due amici hanno trovato una strada dopo cinque anni fianco a fianco. “Ci tenevo a dire che da quest’anno ho lasciato la gestione dello Chalet Sombrero e di conseguenza anche di Shark e ho realizzato il sogno che avevo sin da bambino di avere un ristorante tutto mio acquistando tutta la proprietà di Retroscena, un luogo ideale per il fine dining” scrive Abou Zaki su Facebook, aggiungendoci il simbolo di una stella. Il suo futuro? “Brillante e ricco di fatto di nuove sfide e nuovi obiettivi dopo un bellissimo percorso fatto con Pierpaolo e con cui, logicamente dopo anni, si possono avere visioni diverse”.
Pensiero simile a quello di Ferracuti, che a sua volta ha commentato su Facebook la chiusura dell’iter amministrativo: “Ho dato tutte le mie forze, la mia anima a Retroscena peer raggiungere l’obiettivo che ci eravamo dati. Ora la mia visione è diversa dal percorso intrapreso, legittimamente, da chi c’è. Per questo proseguirò il mio impegno nello chalet Sombrero, che è di famiglia, e con Shark Burger”. Ma non solo questo li aspetta perché Controluce e Opera li continueranno a gestire insieme. Perché tra gli amici è così, ci si allontana ma no ci si dimentica mai.
Raffaele Vitali