ANCONA - Nei primi sei mesi del 2025 nelle Marche l'export di calzature e parti risulta in flessione del -9,1% in valore sull'analogo periodo 2024. Le prime cinque destinazioni dell'export marchigiano, che coprono il 46,2% del totale, sono risultate: Francia (-10,7%), Germania (+2%), Usa (-19,8%), Cina (-21%) e Belgio (-9,3%).
Da segnalare il +42,4%, la Russia -21,6%, l'Ucraina -8,5%. Nel primo trimestre 2025 il numero di imprese attive nelle Marche (calzaturifici + produttori di parti) ha registrato, secondo Infocamere-Movimprese, un calo di -52 aziende (tra industria e artigianato), pari al -2,3% su dicembre 2024, accompagnato da un saldo negativo di -187 addetti.
Per quanto riguarda le ore di cassa integrazione guadagni autorizzate da Inps per le imprese marchigiane della filiera pelle nel primo semestre 2025 si registra un aumento del +26,9% rispetto all'analogo periodo del 2024: sono state autorizzate oltre 3,1 milioni di ore, un numero superiore del +162,4% anche rispetto alla situazione pre-Covid dei primi 6 mesi 2019.
Questo quanto evidenzia l'analisi condotta dal Centro Studi di Confindustria Accessori Moda per Assocalzaturifici relativamente alle Marche, in un contesto generale negativo per il mercato a livello nazionale nel periodo gennaio-giugno, sia del fatturato (-5,6%) sia della produzione industriale (-9,5%).