
FERMO – This is the end. Pochi minuti di consiglio comunale e l’era di Paolo Calcinaro come sindaco di Fermo è terminata. “Finisco questa avventura eccezionale, anzi unica: essere sindaco della città dove si è nato e vissuto” ha scirtto via social non essendosi presentato all'ultima assise per impegni da assessore regionale.
Tra i tanti record, oltre a quello delle preferenze, c’è la durata di mandato: “Dieci anni, sei mesi e quattro giorni della mia vita dove ho dato tutto quello che potevo. Cercando di essere vicino a tutti e affrontare tutto: sbagliando come può accadere a chi prova a farne tante ma cambiando la consapevolezza di questa Fermo”.
È questo il punto che rivendica con orgoglio, il salto di mentalità: “Ora la città sa di poter aspirare ad essere attrattiva, ad avere opere pubbliche prima impensabili, a pensare che idee potessero diventare realtà” prosegue l’ex sindaco, oggi assessore regionale alla sanità.
Per chi è stato criticato di aver guidato la città mosso “dall’io”, il pensiero va invece ai compagni di viaggio: “Voglio ringraziare chi mi è stato accanto, nel primo e nel secondo mandato: assessori, consiglieri, dipendenti comunali e delle partecipate. Quelli che sono rimasti fino alla fine non prendendo altre strade all'ultimo”.
Un chiaro messaggio ai vari Trasatti, Pascucci e Bagalini. Il Messaggio finale è per chi resta: “Gli aguro di far continuare Fermo su questa strada: dell'ascolto e della vicinanza alla gente, del progetto cittadino in testa, anteponendolo alla ideologia”.
Messaggio tutt’altro che velato ai partiti che fanno parte della coalizione che per l’assessore deve restare civica. La promessa finale è per i fermani: “Io per Fermo ci sarò sempre, sappiatelo tutti, tutti quanti”.
r.vit.
