AMANDOLA – Stavano passeggiando sul monte Amandola. Erano arrivati praticamente in vetta, poi la discesa. Quando, più o meno a 1600 metri, marito e moglie si sono divisi per un attimo. Lei voleva andare a vedere un boschetto lì vicino, lui si era fermato. Solo che poi lei non è più tornata. Paura, terrore e la chiamata ai soccorsi. Per fortuna il cellulare prendeva.
Nel giro di pochi minuti, erano le 14, Soccorso Alpino, Cai, Protezione civile, carabinieri, droni, cani e Icaro arrivano in zona. Il telefono della donna squillava, ma nessuna risposta. Questo però ha permesso di stringere il cerchio sulla zona della scomparsa. E verso le 1730 l’avvistamento. La 45enne era caduta in un burrone, molto impervio in zona Castel Manardo. UN volo di 60 metri.
Il soccorso alpino si è calato, utilizzando il verricello ed è riuscito a raggiungere il corpo. La donna è viva, ma in gravi condizioni. Una volta recuperata è stata caricata sull’ambulanza, che non è partita in attesa dell’eliambulanza, atterrata alle 1830, per evitare ulteriori sollecitazioni al corpo e sperare così di riuscire a salvarla e farla così tornare quanto prima a casa con il marito. Purtroppo, la donna non cel'ha fatta ed è morta.
Doveva essere una giornata di gioia, sotto il cielo azzurro dei Sibillini, ma qualcosa è andato storto e la donna è inciampata, scivolando nel burrone. Sul posto anche il sindaco di Amandola, Adolfo Marinangeli.