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Bye Bye barriere: i paesi costieri vincono la battaglia, niente muri lungo la ferrovia. Marcotulli: "Grande successo"

10 Novembre 2022

PORTO SANT’ELPIDIO - Non si faranno più le barriere antirumore che RFI aveva progettato di installare lungo la linea ferroviaria adriatica. Il governo Meloni ha impresso una accelerazione e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha inviato una lettera a RFI, alla Regione Marche e a numerosi sindaci per chiarire la questione.

“Visto il lungo tempo trascorso dall’avvio del procedimento di approvazione del progetto delle barriere, si ritiene concluso “senza esito” il procedimento avviato e si invita pertanto la società proponente a ritirare il progetto”.

Una soddisfazione per i sindaci costieri che hanno dato il via a una vera battaglia. Su tutti quello di Falconara, Stefania Signorini, in prima linea da fine 2018. “La nota del ministero è una pietra tombale sul progetto del ‘muro sul mare’. Questa è una vittoria di tutta la comunità. L’unica soluzione è l’arretramento”.

A scendere in strada, è stata anche la comunità di Porto Sant’Elpidio, trascinata dal consigliere comunale Giorgio Marcotulli e dall’allora collega Enzo Farina. Insieme ad altri visionari fondarono il comitato ‘No al muro, Sì al mare’. “Tutto partì da un avviso pubblicato sui giornali con cui Rfi annunciava una serie di espropri per l’esecuzione del cantiere. Da lì ho recuperato una comunicazione di Rfi al Comune che era stata poco attenzionata. È stato come accendere un faro, tanto che poi anche l’Amministrazione Franchellucci è diventata subito partner della battaglia, pur non entrando logicamente nel comitato” spiega Marcotulli.

Una iniziativa che ha coinvolto più persone, molto attive e pronte ad andare a confrontarsi in tutti i quartieri, con tanto di raccolta di migliaia di firme. “Il risultato mi fa dire grazie al comitato in primis e poi anche all’amministrazione che ha capito, una volta sollecitata, la questione. La pandemia ha bloccato le iniziative, ma abbiamo sempre partecipato ai tavoli, inclusi quelli regionali in cui giustamente si ragiona sull’arretramento. E dico grazie anche al governo Meloni che ha subito detto no”.

Un successo, ma non ancora una vittoria. “Questo non cancella il problema, che c’è e per questo rilancio lo slogan ‘stop al rumore, no al muro’. Le soluzioni ci sono, bisogna solo scegliere, nuovi binari inclusi se mai dovesse essere davvero intensificato l’uso della linea Adriatica”.

Resta davanti agli occhi la lunga catena umana lungo la spiaggia che unì le città costiere contrarie alle barriere e poi la partecipazione dei sindaci delle località costiere alla prima conferenza di servizi sul progetto delle barriere.

“Serve – conclude la Signorini - uno studio di fattibilità da Fano a San Benedetto del Tronto e un cronoprogramma che offra a tutti i Comuni costieri, ora schiacciati dalla ferrovia, una prospettiva di sviluppo: liberare la costa dai binari significa permettere alle città di riappropriarsi della loro spiaggia, per rilanciare i territori sotto il profilo turistico, urbanistico e di conseguenza economico”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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