PESARO/SERVIGLIANO – Le Marche sono ormai la sua regione adottiva. Liliana Segre è di casa, che si trovi a Servigliano con il senatore Verducci o a Pesaro tra le note di Rossini.
Nella città del nord della regione la senatrice ha una casa e ama passarci le vacanze estive dal 1948. Una presenza che nel 2008 le ha fatto ottenere la cittadinanza onoraria. E così, non stupisce che il suo compleanno, ha soffiato sulla torta con 92 candeline, lo abbia passato a Pesaro. Dove troneggia un grande murales all’interno del campus scolastico che la raffigura bambina in braccio al padre, che purtroppo da Auschwitz non riuscì a uscire.
Tutta Italia se ne è ricordata. In testa il senatore Francesco Verducci, che era al fianco della senatrice ieri sera per la festa. Tra i due stima, valori condivisi, impegno sociale e soprattutto amicizia: “Un compleanno speciale, di una donna straordinaria a cui dobbiamo tantissimo” le sue parole. La Segre è stata fondamentale per il lavoro di Veruducci in Parlamento che ha portato il campo di prigionia di Servigliano a essere riconsciuto come monumento naizoanle.
“Simbolo della lotta all'intolleranza e all'odio, esempio di democrazia, libertà e uguaglianza. Per tutti noi un prezioso punto di riferimento e un esempio da seguire" l’augurio del sindaco di Pesaro, Matteo Ricci.
La Segre è per tutti il modello da seguire: “Ci attendono infatti mesi difficili – ha scritto la presidente del Senato Casellati alla Segre - nei quali il Paese sarà chiamato ad affrontare le conseguenze di lungo periodo dell'emergenza pandemica e della crisi geopolitica scatenata dal conflitto tra Russia e Ucraina, che stanno alimentando vecchie e nuove fragilità sul piano sociale, economico ed istituzionale. In questo contesto, il tuo esempio, la tua straordinaria ricchezza umana e morale sono per tutti noi e per la nostra Assemblea sostegno e stimolo a interpretare al meglio il mandato rappresentativo, a non arrenderci mai di fronte alle prove che sembrano impossibili, a mettere sempre al primo posto i valori dell’umanità, della fratellanza, della solidarietà".
Un compleanno importnte, sono smepre meno i sopravvissuti, celebrato anche sui profili social dell'Auschwitz Museum: "10 settembre 1930. Una donna ebrea italiana, Liliana Segre, nasce a Milano. Nel gennaio 1944 fu deportata ad Auschwitz con suo padre Alberto che morì nel campo nell'aprile 1944. Liliana è sopravvissuta. Oggi è senatore a vita in Italia e compie 92 anni".