PESARO - Chi vince resta, chi perde chiude in maniera fallimentare la propria stagione. Questo è il sunto del match tra Fortitudo Bologna e Carpegna Prosciutto Pesaro. Domani sera, alle 2030 con diretta solo su LnpTv e Radio Incontro, si aprono le porte del PalaDozza, il catino più caldo d’Italia per il secondo turno di play-in che vale un posto ai playoff contro Cantù.
“Se un giocatore ha paura di queste partite penso che abbia sbagliato lavoro”. Lorenzo Bucarelli, toscano innamorato di Pesaro, non usa giri di parole. Per lui, contro Bologna, non ci sono alternative: c’è solo la vittoria.
“Giocare a Pesaro, fare bene con la maglia di Pesaro è qualcosa di speciale. Sono poche le piazze con questa tradizione e passione” aggiunge. Un messaggio d’amore ai tifosi, che sono rimasti conquistati dalla prestazione di Forlì contro Torino.
Una squadra compatta, determinata, in fiducia. “Il nostro è un grande gruppo, questo lo devono ricordare tutti. Poi che siamo anomali è vero. Abbiamo bisogno di fare canestro, siamo offensivi e dall’attacco poi nasce la nostra miglior difesa”.
Difesa che ha stoppato letteralmente la macchina guidata da Paolino Moretti: “Siamo stati bravi nell’approccio contro Torin, ora dovremo metterci l’elmetto”. Che lui sia il faro ne è consapevole: “Ma serve a poco un direttore d’orchestra se poi i musicisti non sono bravi. E io ho compagni invece di grande qualità”.
Bologna no è serena, perché ha sì recuperato gli assenti, ma è anche 0-2 in stagione contro Pesaro che ha dominato alla Vitrifrigo Arena e ha espugnato poi il Palas bolognese sulla sirena con una tripla di King.
Quel tiro è stato l’apice della stagione dell’ala americana, che poi ha ‘steccato’ alcune uscite ritrovando una buona confidenza con il campo proprio nelal sfida contro Torino. Il suo ruolo sarà fondamentale, anche in difesa. Come determinante sarà la prestazione di Matteo Imbrò, che non può fare il comprimario se la VL ha ambizioni. Bologna è la sua casa, l’orgoglio di certo lo aiuterà.
“Sappiamo cosa fare, sappiamo come giocare, poi capita che la palla non entri. Ma questo è il basket, l’importante è come arrivi al tiro. E noi, anche quando sbagliamo, facciamo scelte giuste grazie a schemi chiari. Per cui fiducia, come ci ha insegnato l’ultima di campionato aa Verona” conclude Bucarelli.