
FERMO – Maxi controlli dei Carabinieri per garantire sicurezza e legalità sul territorio. Negli ultimi giorni i militari del Comando Provinciale di Fermo, affiancati dal NAS di Ancona e dal Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno, hanno passato al setaccio aziende e attività della costa, riscontrando irregolarità pesanti sia in materia di sicurezza sul lavoro che sul fronte igienico-sanitario.
A Campofilone è scattata la sospensione immediata per un’azienda agricola. Nei guai è finito un 55enne, socio amministratore e residente fuori provincia, denunciato per gravi violazioni alla normativa sulla sicurezza dei lavoratori: mancava persino il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). Per lui ammende oltre i 9.000 euro e sanzioni amministrative da 2.500 euro.
I controlli hanno poi interessato due stabilimenti balneari con annessa ristorazione.
In particolare a Porto San Giorgio (FM), è stato segnalato un operatore italiano di 30 anni, residente in provincia, per non conformità igienico-sanitarie e mancata applicazione delle procedure HACCP, e sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 3.000 euro.
Presso un chiosco in piazza Bambinopoli, gestito da una 46enne, sono state riscontrate inadeguatezze igienico-sanitarie con sanzione di 1.000 euro.
In un altro chalet-bar-ristorante situato sul litorale dello stesso comune e gestito da un 30enne, sono state accertate carenze igieniche e violazioni HACCP, con sanzioni per 3.000 euro. Inoltre, l’uomo è stato denunciato per la presenza di un estintore non verificato, con ammende di 7.000 euro circa.
Il servizio straordinario, spiegano dall’Arma, rientra in un piano più ampio di rafforzamento dei controlli soprattutto nelle località balneari, con l’obiettivo di colpire chi non rispetta le regole e garantire la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini.
Un segnale chiaro, quello dei Carabinieri, che ribadisce la presenza dello Stato e l’impegno concreto per la legalità anche in vista dell’ultima coda della stagione turistica.
Le persone coinvolte sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva irrevocabile.
