BERGAMO – E quindi, Pesaro continua a vincere, segnando 101 punti, ultimo canestro di Sakine, a casa di una delle ‘ricche’ del girone, Bergamo, che si è fermata a 83.
Non solo, convince con molti suoi uomini. Serve pazienza solo con Fainke, che è evidente non essere pronto per i ritmi della serie A2, ma ha fisico e voglia. Quindi, ci vuole calma e sperare che Miniotas ogni domenica sia anche solo il 70% di quello immarcabile e continuo visto a Bergamo.
Dopo venti minuti scoppiettanti in cui Gruppo Mascio e VL hanno pensato al pubblico (46-46), segnando canestri facili senza difese, nel terzo quarto i biancorossi hanno accelerato.
A dire il vero, è Tambone che ha cambiato marcia infilando tre triple consecutive e una serie di liberi (60-70). Un parziale devastante che proietta la VL verso quella che sembrava una vittoria facile, in cui controllare solamente l’avversario. Ma se questo accadesse, parleremmo già di una Victoria Libertas ammazza campionato. Invece, c’è tanto da lavorare, c’è Felder da recuperare e i giovani da accompagnare, azione dopo azione, verso la serie che meritano, ovvero la A.
Bucarelli 15 assist, Miniotas 33 punti hanno reso la super prova di Loro, 23 punti e un break personale che aveva riaperto la partita, una ottima e inutile prestazione.
Tornando al match, dopo lo show di Tambone, è salito in cattedra, nell’ultimo quarto, Bucarelli. Non solo per la regia e l’ottima intesa con Miniotas, ma per una paio di canestri decisivi quando Bergamo aveva fatto traballare le certezze di Leka (75-78). Che nell’ultimo periodo ha avuto così tanta fiducia dei suoi da non approfittare neppure dei minuti a disposizione, preferendo giocarsela con alcuni cambi e una cazziata a Virginio che farà bene al lungo appena convocato in nazionale da Banchi.
Ancora una volta, i mattoncini hanno padroni diversi. Perché non si può dimenticare il rimbalzo in attacco con canestro a seguire di Maretto per il 75-85 che taglia definitivamente le gambe ai lombardi con cinque minuti ancora da giocare. Si può aggiungere anche la successiva palla rubata con schiacciata in contropiede di Bertini (foto).
Su Miniotas si potrebbe dire molto, ma il 15/17 da due punti parla da solo. Bergamo non ci ha capito nulla sui movimenti del lungo, che ha portato a spasso gli avversari con finte e piede perno con appoggi a tabellone.
Vince ancora quindi Pesaro, che domenica affronterà in casa la neopromossa Mestre. Per Leka un passo avanti di gruppo e la consapevolezza che ha tanto da lavorare, perché la squadra ha talento ma deve imparare a non sprecare i vantaggi in doppia cifra.
r.vit.