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Basket. Cinque step per riportare Pesaro in A1: la VL tra presidente, budget da tre milioni, giocatori e tanto marketing

8 Maggio 2024

di Raffaele Vitali

PESARO – Passano le ore, non diminuisce la delusione, ma aumenta la consapevolezza: la Victoria Libertas Pesaro ripartirà dalla A2. Come?

Il primo step è la definizione della governance. Il consorzio dovrà scegliere la suo interno un nuovo presidente, dopo le dimissioni irrevocabili date mesi fa da Ario Costa. Per l’ex pivot degli scudetti un finale di carriera, quantomeno a Pesaro, poco generoso. Ha dato molto in questi anni il presidente, compresa la salute. E lo ha fatto cercando di regalare ogni anno un sogno, quello della serie A, a una società che ha quasi sempre costruito la squadra con uno dei budget più bassi.

A fronte di errori palesi in questa stagione, non è un dettaglio che chi arriva trovi un bilancio sano. Si farà tutto in fretta, ma sarebbe stato utile ragionare anche sulla tipologia di governance: ovvero un presidente con i soldi o un presidente di rappresentanza di un consorzio ancora più solido in cui le quote crescono avvicinandosi ai 100mila euro.

Il budget è la seconda questione che andrà pianificata rapidamente. Perché la A2 è un campionato divertente e complesso che, se si vuole stare ai piani alti del girone, bisogna affrontare con tre milioni di euro. Praticamente quanto speso in questa stagione in A. Questa è la verità. Perché al pano di sotto gli italiani diventano davvero merce preziosa e non un riempitivo e sugli americani bisogna spendere, perché sono  meno e devono fare la differenza. Non come Ford  Bluiett, per citare due dei flop della stagione.

Terzo step, il rinnovo con Beretta. La sponsorizzazione è un aspetto non secondario. La conferma dell’imprenditore con il suo Carpegna Prosciutto sarebbe uno zuccherino in mezzo al piatto amaro della retrocessione. Non sarà facile, voleva già uscire l’anno scorso, ma potrebbe essere stimolato dal fatto che andarsene dopo la retrocessione non sarebbe poi una grande mossa di marketing.

Quarto punto, la definizione dei punti fermi. Andrea Cinciarini è l’uomo da cui ripartire, se è vero che ha voluto con forza tornare a Pesaro dopo gli anni in giro per l’Italia e l’esperienza in Spagna. in A2 potrebbe svolgere il ruolo di chioccia, oltre che di protagonista visto che se gioca venti minuti non ha pari, per i talentuosi under 19, freschi di bronzo, della VL allenata da Giovanni Luminati che un ruolo da vice in A2 lo meriterebbe. Maretto ha tutto per essere già un protagonista al piano di sotto, altri possono crescere.

Quinto punto, la programmazione. Servirà chiarezza, anche dialettica, verso il pubblico. Dire ‘torniamo su subito’ saprà di boutade. La A2 è complicata. Serve una strategia, probabilmente triennale, durante la quale rendere appetibile agli sponsor e ai consorziati anche un campionato che può sembrare avere meno attenzione mediatica, ma che è premiato dai numeri del pubblico e di incasso da sponsor.

Se c’è una cosa che in questi anni ha mostrato poi la sua debolezza è che nel consorzio si entrava più per amicizia e senso del dovere che per convinzione. Bisogna dare qualcosa a chi investe nella VL, mostrare il valore sportivo e sociale della scelta, farlo diventare davvero un luogo di matching e business. Questo permetterebbe di inserire quelle aziende che non sembrano di prima fascia, ma che in realtà rappresentano il tessuto solido imprenditoriale pesarese e 100mila euro li mettono senza problemi. Altrimenti uno si avvicina, magari resta uno o due anni e poi esce. Se Pistoia, non Milano, veste sponsor nazionali, perché non ci può riuscire la piazza con uno dei più bei pubblici d’Italia?

Strategia, marketing, management nuovo e preparato ad affrontare le nuove sfide dello sport e della A2 soprattutto: il tempo c’è, ma non va sprecato (ph CiamilloCastoria).

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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