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Bar, ristoranti, spiagge, piscine, palestre e mercati: tutto quello che c'è da sapere per tornare a vivere

16 Maggio 2020

Ceriscioli: "Finalmente spzio alle Regioni, il Governo ha capito"

FERMO - “Ci vorrebbe un amico per dimenticare il male” ma da lunedì anche per superare questo lungo, duro, stressante lockdown. Intesa tra Governo e Regioni, con in testa le Marche di Luca Ceriscioli. "Attendiamo l’ok definitivo dal consiglio dei Ministri, ma le linee guida sulla riapertura il 18 e per i balneari il 29 sono quelle elaborate lunedì scorso. Pensare di cambiarle ci sembrava pazzia" ribadisce il presidente.

IN MOVIMENTO

Ceriscioli è stato uno dei duri durante la riunione con il premier: “A me è piaciuta molto l'apertura di Conte. Era quello che chiedevamo: vedere riconosciute le regioni attraverso protocolli regionali. Speriamo faccia ciò che ha detto. Ho visto finalmente sposare al Governo la distinzione dei ruoli”. Che non tutti i governatori volevano: “Mi hanno stupito le regioni per l'atteggiamento molto prudente su questa strada. Tra queste in particolare Friuli, Umbria e Lazio erano per linee nazionali uguali per tutti, attraverso il criterio di prevalenza ed adozione della linea più permissiva. Io invece ero per la linea di Conte che riconosce competenze specifiche regionali". E il governatore delle Marche chiede di essere ascoltato anche in vista della riapertura dei confini: “Abbiamo chiesto al Governo di muoversi con le regioni confinanti con più o meno gli stessi dati epidemiologici. Ma nel sud resistono molto e continuano a chiedere che questa misura arrivi più avanti nel tempo. Il Governo è orientato su giugno. E gli spostamenti fra regioni sono materia dello stato. Una regione non può né aprire né chiudere i propri confini".

LE CONFERME

Tutto confermato, ma non mancano alcuni accorgimenti in più. per esempio, in spiaggia sarà necessario mettersi la mascherina quando si lascerà l’ombrellone per tornare alla macchina o alla bicicletta. Non cambiano le metrature tra gli ombrelloni, confermate quelle decise dalla regione i 10,50 metri. Un vantaggio per i balneari che non dovranno più procedere alla sanificazione, ma solo alla disinfezione. Le spiagge libere potranno essere queste da concessionari e bar confinanti, fino a un massimo di 100 metri quadri. Nei bar e nei ristoranti è confermata la distanza di un metro tra i tavoli, ma anche tra le sedute, aa meno che non sano due conviventi a mangiare insieme o a prendere un caffè. E con l’apertura delle attività di somministrazione si torneranno a fare anche le cene tra amici, “ma senza assembramenti e mantenendo lee distanze”. Si aprono però le porte di casa ai congiunti non consanguinei. Ripartendo tutti i tipi di mercati, attenzione a chi vende abiti di seconda mano perché sarà necessario dimostrare che i capi sono stati igienizzati e sarà fondamentale anche dimostrarne la tracciabilità. Riaprono anche i musei, ma tutti i visitatori dovranno indossare la mascherina e igienizzarsi le mani all’ingresso.

LE REGOLE

Parrucchiere. Prenotazione obbligatoria, grembiuli e asciugamani monouso, un cliente per volta a meno di saloni di ampie dimensioni, niente riviste e mascherine sempre indosso, l’area di lavoro, laddove possibile, può essere delimitata da barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio tramite droplet, per i servizi di estetica, nell’erogazione della prestazione che richiede una distanza ravvicinata, l’operatore deve indossare la visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola, vietati uso di sauna, bagno turco e idromassaggio, nelle aree del locale, mettere a disposizione soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani dei clienti e degli operatori, con la raccomandazione di procedere ad una frequente igiene delle mani.

Bar e ristoranti. la prenotazione sarà obbligatoria con possibilità di misurare la febbre all’ingresso, almeno un metro di distanza e separatori in plexiglas se le distanze non sono certe, guanti e mascherine per lo staff e anche per i clienti quando si alzano dal tavolo, no al buffet, sì al servizio al banco se con distanza, al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di disinfezione delle superfici, evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, ecc). Per i menù favorire la consultazione online sul proprio cellulare, o predisporre menù in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei a perdere.

Negozi. L’ideale sarebbe avere ingressi ed entrate diverse, di certo servono dispenser all’ingresso e igienizzare due volte al giorno i locali. Per i mercati uso dei guanti "usa e getta" nelle attività di acquisto, particolarmente per l’acquisto di alimenti e bevande e di abbigliamento che se usato dovrà essere igienizzato.

Spiaggia. Ombrelloni prenotati per fasce orario, 10 metri quadri di spazio per ognuno, almeno 1,5 metri tra i lettini presi senza ombrellone e sorveglianti anche in spiaggia libera, mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 gg, le attrezzature come lettini, sedie a sdraio, ombrelloni vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. In ogni caso la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata, gli sport individuali come racchettoni, nuoto, surf, windsurf, kitesurf possono essere regolarmente praticati.

Sport. Sì alle attività individuali, ma niente docce e spogliatoi, per le mascherine utilizzo negli spazi comuni. In piscina, la densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizioni, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell’impianto, bisogna regolamentare la disposizione delle attrezzature (sedie a sdraio, lettino) attraverso percorsi dedicati in modo da garantire il distanziamento sociale di almeno 1,5 m tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi. In palestra, regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza:  almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica, almeno 2 metri durante l’attività fisica (con particolare attenzione a quella intensa). Vanno dotati l’impianto/struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili, prevedendo l’obbligo dell’igiene delle mani all’ingresso e in uscita, dopo l’utilizzo da parte di ogni singolo soggetto, il responsabile della struttura assicura la disinfezione della macchina o degli attrezzi usati. In palestra vanno usate scarpe solo per l’attività.

SICUREZZA E MULTE

Eccola la vera fase 2, quel ritorno alla normalità tanto atteso nel mantenimento della sicurezza per i cittadini. In tale contesto la Regione Marche, con Asur e Anci Marche, facendo proprio il percorso che ha portato alla sigla del protocollo nazionale della sicurezza, ha promosso un protocollo d'intesa regionale il cui obiettivo principale è quello di supportare imprese e lavoratori nello svolgimento delle attività produttive, commerciali e dei servizi, nel rispetto delle disposizioni anti Covid-19. L’impegno è per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, una adeguata consapevolezza dei livelli di protezione personale, un'organizzazione dei servizi misurati alle esigenze lavorative. Nel ripartire, attenzione però a rispettare le regole: sanzioni da 400 a 3.000 euro per chi viola le regole, aggirandole, spiega in una nota il Governo che prevede anche lo stop delle attività da 5 a 30 giorni.

IL DOCUMENTO COMPLETO

Raffaele Vitali

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