FERMO – Serenità è la parola che meglio si abbina a Francesco Acquaroli in questo periodo di inizio campagna elettorale. Orgoglio è quella che segue, rilanciata anche da Arianna Meloni, la numero uno di Fratelli d’Italia, oltre che sorella della premier.
Insieme si sono ritrovati ad Ancona per parlare dei Made in Italy, ma soprattutto di Marche. “Prima la nostra regione era isolatissima. Oggi ridiamo forza a questo territorio perché crediamo in un modello di sviluppo in cui possiamo competere: abbiamo delle eccellenze straordinarie, dall'agricoltura all'artigianato, al turismo” sottolinea il governatore.
“Abbiamo portato risposte a situazioni ferme nel dimenticatoio. Lo abbiamo fatto con riforme attese per anni: dalla sanità alle infrastrutture. Ho la consapevolezza di aver governato per cinque anni avendo dato il massimo, - ha detto il presidente - anche se quasi la metà sono stati condizionati dalle emergenze. Mentre uscivamo dalla pandemia, è arrivata l'alluvione: il 15 settembre 2022 è stato qualcosa di devastante. Poi il sisma e altre criticità legate al maltempo. L'azione di governo non si è mai fermata, ho sempre fatto l'interesse dei marchigiani, in tutte le scelte che abbiamo dovuto prendere” aggiunge.
“Ma sia chiaro – conclude – che è tutto frutto di un lavoro di squadra, perché la politica non si fa solo sotto campagna elettorale, ma soprattutto si lavora negli anni per ottenere un risultato. A me interessa - ha aggiunto - ciò che faccio oggi per dare dignità, orgoglio, credibilità e futuro a questa regione. Fondamentale è credere in quello che facciamo: in questo territorio tutti devono impegnarsi al massimo, crederci e lavorare”.
Nel suo intervento, prima che parlasse Arianna Meloni, Acquaroli ha anche rivendicato il lavoro fatto aa livello sanitario, che è un o’ il tema su cui si giocherà la sfida elettorale. Ha snocciolato numeri, ma soprattutto ha dato una notizia: “Nel 2027 entrerà più personale medico di quanto non ne uscirà”.
E questo piace molto ad Arianna Meloni: “Come c'è un modello Italia, qui noi abbiamo un modello Marche, per il grande lavoro fatto dal presidente di questa Regione, Francesco Acquaroli. Francesco rappresenta delle Marche quello che, tutto sommato, Giorgia ha rappresentato per l'Italia. Questa era una Regione che era diventata la periferia dell'Italia, una Regione quasi dimenticata dopo non so quanti anni di governo di sinistra".
Per la responsabile nazionale di Fratelli d’Italia, le Marche non hanno quindi alternativa: “Acquaroli ha aggiustato i conti, ha investito sulle piccole e medie imprese, è stato al fianco dei deboli, ha investito sulle infrastrutture, ha reso una sanità più efficiente. È una persona che rappresenta la buona politica, è la politica del fare, è la politica delle idee che diventano azioni, è la politica onesta, coraggiosa, che non si vende, è quella politica che ha le mani pulite e le scarpe sporche di fango. Noi- ha concluso Arianna Meloni- abbiamo iniziato qualche anno fa e abbiamo un'unica ambizione personale nel nostro percorso, quella riconsegnare la nostra terra florida e sicura alle future generazioni".
Il passaggio finale è per Matteo Ricci: “Ricci è un problema di Pd e Cinque Stelle: noi non abbiamo bisogno di questi assist, non è che godiamo delle disgrazie altrui. Garantisti? Noi lo siamo sempre stati. Pensiamo a parlare del nostro lavoro, non abbiamo bisogno di queste piccolezze”.