FERMO – Fa caldo dentro le mura del carcere. Fa caldo perché gli spazi sono piccoli, la struttura vecchia e le persone tante. lo sa bene la direttrice Serena Stoico, ma non era facile trovare una soluzione low cost. ci ha pensato un privato, insieme con la Camera penale di Fermo, ad alleviare un poco la vita dei detenuti.
Si è fermato davanti al cancello del carcere un furgone della Innoliving S.p.A., azienda di Ancona. All’interno, 50 ventilatori destinati ai detenuti e al personale. Ad accoglierlo il direttore generale dell’azienda, Danilo Falappa, la direttrice Stoico, il vicecomandante della Penitenziaria Giancarlo Tavoni e la responsabile dell’area trattamentale Arianna Zaccheo.
La presidente della Camera penale di Fermo, l’avvocato Simone Mancini, era un anno che lavorava a questa iniziativa. “Durante l’iniziativa ‘ristretti in agosto’ i detenuti, e la stessa direttrice, ci avevano fatto notare come l’assenza di un impianto di ventilazione nel carcere di Fermo rendesse la vita ancora più dura. Purtroppo, il carcere non aveva risorse interne per comprare i ventilatori. È in quel momento che ci siamo detti come avvocati che avremmo fatto qualcosa”.
La chiamata alla Innoliving è stata immediata. “E l’azienda – prosegue Mancini – ci è venuta incontro, partecipando in un modo che non ci aspettavamo. Quindici dei 50 ventilatori li hanno donati proprio loro e gli altri ce li hanno scontati”.
Ne godranno i detenuti e il personale, visto che anche gli spazi communi saranno arieggiati. Falappa non ha esitato dopo il primo incontro: “Riteniamo che questa sia un’opportunità preziosa per contribuire, seppur in modo modesto, ad una iniziativa che consideriamo meritevole di supporto. La questione della qualità della vita nelle carceri è spesso al centro del dibattito, e ci onora pensare che i nostri prodotti possano giocare un ruolo, anche minimo, nel migliorare questa situazione”.
Che il direttore generale creda nel recupero dei detenuti lo dimostra anche un progetto su cui sta lavorando proprio per portare lavoro all’interno di una delle strutture marchigiane. “Queste iniziative – ha concluso Serena Stoico - rappresentano un segnale importante di apertura e collaborazione con il territorio, contribuendo al miglioramento delle condizioni di vita all’interno dell’Istituto. Tali gesti rivestono un significato che va ben oltre il valore materiale della donazione, poiché testimoniano una sensibilità istituzionale e sociale che merita di essere riconosciuta e valorizzata”.