FERMO – Il 3 maggio scorso è tornato nella disponibilità pubblica dopo i lavori di recupero e rigenerazione, realizzati con fondi Pnrr (PNRR Missione 1 – Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura – Componente 3 – Cultura 4.0. – Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale” – Investimento 2.3.: “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici” – progetti finanziati dall’UE – Next Generation EU), a seguito della partecipazione nel 2022 dell’Amministrazione Comunale di Fermo ai relativi bandi del Ministero della Cultura.
Il Parco storico di Villa Vitali, in viale Trento, fa parte dei 7 parchi delle Marche che sono: 3 quelli pubblici, oltre a Fermo anche Villa Spada del Comune di Treia e Villa Panichi della Provincia di Pesaro, mentre 4 sono quelli privati, ovvero Antico Agrumeto del SS Crocifisso, Borgo Storico Seghetti Panichi, Villa Castiglioni e Villa Miralfiore. Tutti si sono costituiti in rete e sono compresi nel protocollo di partenariato sulle azioni congiunte di promozione e valorizzazione sottoscritto sabato 17 maggio a Castel di Lama.
I rappresentanti dei 7 parchi con la firma del protocollo si sono impegnati a: favorire il dialogo e il confronto continuo tra i soggetti firmatari; a collaborare per la realizzazione di azioni comuni di promozione e valorizzazione, anche attraverso campagne di comunicazione condivise; a condividere competenze e risorse per sviluppare proposte progettuali congiunte, finalizzate alla tutela e valorizzazione dei giardini storici; a sviluppare percorsi di coprogettazione per future iniziative progettuali, con l’obiettivo di accedere a finanziamenti regionali, nazionali ed europei; a garantire la conservazione, la tutela e la fruizione dei giardini storici, promuovendo un approccio sostenibile e inclusivo.
Un Parco, quello fermano, di 13 mila mq, di cui 7 mila alberato, cui si sono aggiunti 5 mila mq di aiuole piantumate. E’ stato restaurato con un mix perfetto di storia, natura e tecnologia: alberi secolari rigenerati lungo i viali del Parco, spazi verdi ricchi di biodiversità, l'antica “serra fredda” restaurata con i suoi eleganti archi neogotici, l'antica “serra calda” riconvertita in aula multimediale, l'antica voliera recuperata come una pergola ombreggiante adibita ad aula didattica all'aperto, una suggestiva illuminazione notturna a basso consumo energetico, pannelli informativi con QR code per un viaggio interattivo nella storia e nell'ecologia del parco.
Con l’esecuzione di questi interventi, che sono stati eseguiti dalla ditta D’Alessandro Costruzioni e coordinati dall’Ufficio Tecnico Comunale, con la supervisione della Soprintendenza regionale, la città è tornata nuovamente a vivere il parco di Villa Vitali, unico esempio di giardino dell’800 aperto al pubblico, che è divenuto proprietà del Comune nel 1977.
“Obiettivo del progetto complessivo di recupero del parco di Villa Vitali – ha ricordato il Sindaco Paolo Calcinaro - era proprio quello di ridare alla città un luogo di verde e di bellezza, un luogo che una volta rigenerato, con un progetto che è stato considerato una buona pratica a livello regionale e nazionale, può essere ammirato e vissuto sotto diversi punti di vista, storico, culturale, botanico, didattico, grazie al progetto di riqualificazione al quale è stato riconosciuto il finanziamento di 2 milioni di euro del PNRR, dopo la partecipazione dell’Amministrazione Comunale ai bandi del Ministero della Cultura”.
“Con il protocollo firmato a Castel di Lama si rafforzano le azioni di valorizzazione del parco di Villa Vitali - ha detto l’assessore alla cultura Micol Lanzidei – nel ringraziare la dott.ssa Francesca Giagni del settore Musei di Fermo per avervi preso parte rappresentando la Città, vorrei sottolineare la forte spinta che con questo protocollo l’immagine del Parco di Villa Vitali assumerà, anche grazie alla rete di associazioni cittadine che si è costituita recentemente e che ha approntato un fitto calendario di attività per animarlo e renderlo sempre più vivo e partecipato”.
Dopo l’inaugurazione, con cui è stata restituita alla città un’area di pregiata bellezza, che è stata recuperata nei suoi elementi originari con una collaborazione intersettoriale fra assessorati, proseguiamo sulla strada intrapresa, ovvero quella del rilancio della fruizione dei parchi e dei giardini, per restituire loro un rinnovato ruolo di centri di “bellezza pubblica” e luoghi identitari per le comunità.