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Amandola terra del tartufo bianco tra Cedroni, Mazzaroni e Giorgione. I 'diamanti' dal campo alla tavola, poi spettacoli e convegni

28 Ottobre 2025

AMANDOLA – Ventottesima edizione di Diamanti a Tavola, il tartufo pregiato di Amandola e dei monti Sibillini continua a crescere. “La scelta è quella del format dei due fine settimana, il primo e il secondo di novembre” introduce il sindaco Adolfo Marinangeli. Giornate ricca di iniziative.

Nove giorni dedicati alle aree interne e alla sua ricchezza. “Un opuscolo sarà nelle mani dei turisti e dei visitatori, abbiamo inserito anche menu delle associazioni e delle realtà amandolesi che partecipano. Mai come questa volta sono state coinvolte al programma e quindi alle iniziative previste. La città sarà davvero viva” ribadisce soddisfatto il sindaco.

Cresce anche il livello degli chef, con il due stelle Michelin Moreno Cedroni che insieme con Davide Camaioni, vincitore dell’Award Tartufo bianco, aprirà la festa il 31 ottobre, portando anche il piatto che ha vinto la competizione nazionale ad Acqualagna. Camaioni tra l’altro confermato come chef al prossimo contest che vale l’ambito  premio.

Matteo Giacomozzi rappresenta l’Atam, l’associazione tartufai che ad Amandola è protagonista indiscusso, visto che chi raccoglie vende anche. “Non commercianti a esporre, ma i veri cercatori e cavatori, attività riconosciuta anche dall’Unesco”.

Giovanni Annessi e Maria Rita Grazioli sono i due assessori operativi. “Da non perdere, nel grande programma, il taglio del nastro sabato mattina alle 11 con Peppone, conduttore di Linea Verde, verrà consegnato un riconoscimento ufficiale all’associazione Atam”.

IL TARTUFO

“La stagione è buona. Anche se ancora il clima è molto caldo, i tartufi bianchi maturano con il freddo. Per cui non c’è abbondanza di prodotto” spiega Giacomozzi che un consiglio lo dà: usarlo sulle uova. “I prezzi – ammette - non saranno bassissimi, se continua con la scarsità di prodotto è normale che crescono. Ma cercheremo di garantire il prodotto dall’inizio alla fine e di qualità”.

Il tartufo è così, magari tra qualche giorno parte la stagione. “Abbiamo passato anni peggiori. Forbice di prezzo? I pezzi migliori vanno verso i 400 euro all’etto, la media sarà di 250 euro. Ricordiamo che il bello e brutto non sono il criterio di scelta per portare un tartufo a casa”.

IL PROGRAMMA

Tre eventi legati al tartufo ad Amandola, con l’evento di novembre che è quello più ricco. “Per noi – spiega Giovanni Annessi, che ha la delega del tartufo – il tartufo è una grande risorsa, dobbiamo valorizzarlo sempre più. Il bianco pregiato dei Sibillini ha un forte profumo e un profumo delicato e piacevole. Stiamo proseguendo nell’allestimento del museo del tartufo e stiamo lavorando sulla sperimentazione della coltivazione del tartufo bianco con Amap e Atam, il tutto in un terreno che abbiamo acquistato”.

Il Comune sta disboscando e pulendo l’area, poi non appena Amap e cavatori saranno pronti partirà. “Essendo un progetto scientifico ogni passaggio ha bisogno di tempo. Un campo sperimentale non è così semplice da costruire. Passato Diamanti a tavola partirà il museo del tartufo, finanziato dal Bando borghi”

Per nove giorni l’anello del tartufo unisce piazza Risorgimento alle varie vie del centro storico, “dove saranno utilizzati anche i locali storici, le vecchie botteghe, per arrivare alla Collegiata dove si compreranno i tartufi senza intermediari” ribadisce Annessi. Presente un mercatino di prodotti tipici locali. Sede degli chef è la Casa del Parco.

GLI SPETTACOLI

Dopo la cerimonia di inaugurazione, all’interno della sede della Collegiata, dove è presente il museo del paesaggio e delle pergamene, presto arricchito dal museo del tartufo e della stanza immersiva, tanti eventi culinari e di spettacoli.

Si passa da Cedroni a Mazzaroni per arrivare al giovane Lupi e Giorgione, che chiuderà il festival: “Ci sveleranno segreti della loro arte culinaria” aggiunge l’assessora Grazioli. “Abbiamo poi abbinato arte e cucina, giovedì sera l’artista Cesare Catà accompagnerà l’aperitivo a base di tartufo con un’anteprima di spettacolo di Catà che poi proseguirà alle 2030, con un secondo  e un dolce affidato a Riccardo Lupi, chef cresciuto nel territorio” precisa la Grazioli che ama mettere in luce eccellenze culinarie ma anche talenti umani. “Questa cena spettacolo è una prova, una prima volta in cui crediamo” aggiunge Marinangeli.

Freganacce, baccalà, polentone, bruschette e dolci animeranno poi le taverne delle associazioni locali. “Non solo tartufo, perché la ricchezza dei Sibillini, tra formaggi e mela rosa, è enorme”. Il folklore è affidato a pizzica e fluati, la natura vivrà anche con passeggiate naturalistiche. Tanti laboratori per bambini e quest’anno ad Amandola arriva anche il luna park.

TECNOLOGIA

“Stiamo lavorando da sei mesi sulla web app. Durante queste nove giornate daremo all’app la possibilità di gestire le varie experience. Il sistema indicherà al turista cosa, quando e come potrà fare qualcosa ad Amandola e permetterà anche di programmarsi l’uscita ad Amandola. Presto sarà accompagnato da un avatar, in tutte le lingue del mondo, che andrà otre il lavoro dell’ufficio turistico, che è il punto fisico sempre aperto durante la manifestazione” conclude Marinangeli.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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