AMANDOLA – Cinque sindaci, un progetto: Amandola guida, gioca da città, Rotella, Montedinove, Smerillo e Monte San Martino sono la squadra. Tre province per dare voce ai ‘Luoghi che parlano’.
Giovanni Borraccini, Antonio Vallesi, Matteo Pompei, oltre a Del Duca assente alla presentazione, e Massimiliano Bianchini, presidente regionale di Arci, che ha messo a disposizione dei professionisti per il corso di formazione. Ecco il team che
“Come sindaci abbiamo voluto riflettere su due nuove strumenti del terzo settore che riguardano anche la pubblica amministrazione: la co-programmazione e la co-progettazione. Due strumenti che sono ormai fondamentali” introduce il sindaco Marinangeli.
Da qui il corso intensivo il 30 settembre che sarà aperto da Pietro Marcolini, ex assessore regionale, che parlerà del valore economico dei due strumenti chiave per lee future richieste e assegnazione di fondi. “Quindi vanno formate le associazioni, come i dipendenti dei comuni” prosegue Marinangeli.
A seguire, lezione di Leonardo Grannonio, esperto in politiche di sviluppo ed entrerà nella parte tecnica. Nel pomeriggio, invece, due laboratori di co-progettazione per testare quanto spiegato. “Il corso è gratuito per le associazioni del terzo settore che gravitano in zona. Ma ci rivolgiamo a chiunque è interessato”.
L’Arci svolge un ruolo chiave: “Bisogna rimettersi n gioco tutti quanti per la sfida della ricostruzione. Il livello o del corso è di grande livello. Ma lo facciamo solo perché c’è un terreno, costruito da Marinangeli e da altri sindaci, florido. Anche troppo. Non partire mai da zero, avete fatto tanta progettazione, spesso insieme. Amandola sta facendo un lavoro incredibile, quindi so che questo convegno non è un’informazione tanto per, ma un tassello di crescita per chi già sta camminando bene”.
Dal primo gennaio la co-progettazione sarà fondamentale per ottenere i finanziamenti se si è impresa sociale. “Pubblico e privato devono lavorare insieme. Per questo istruiamo e includiamo” prosegue il primo cittadino che ricorda come la rete, oggi di cinque communi, sia aperta. “Il convegno è proprio il primo momento per far capire alle associazioni quello che gli servirà. Ma non ci fermeremo qui, con altri workshop spiegheremo anche le cose basilari, come l’iscrizione al registro. E pi ci sono progetti in fase di definizione che renderanno operativi i vari comuni”.
Il presidente Arci è chiaro: “Nessuno come voi si sta muovendo di fronte ai bandi a disposizione. Avete una grande capacita di progettazione anche dal basso e spesso condivisa”. Parlare insieme di turismo, ecosostenibilità, digitalizzazione, promozione sociale è determinante: “Non può il singolo comune fare da solo. La rete con le imprese del terzo settore, o creative, permette il successo. Senza questo lavoro si rischierebbe di creare castelli vuoti. Ringrazio il sindaco Marinangeli perché è illuminato e ha dipendenti pubblici ricettivi e preparati. Così facendo il vostro territorio si sta modificando in meglio. Magari grandi enti comunali e regionali prendessero esempio da voi”.
Parole al miele per i sindaci. Giovanni Borraccini, sindaco di Rotella, sorride: “Vincere progetti fa bene, noi lavoriamo per portare risorse. Ma in questo caso il valore aggiunto è stato il collaborare, unire i territori. Chi è qui non spreca risorse, cerchiamo di viaggiare nella stessa direzione. Adolfo è il valore aggiunto, anche grazie all’ufficio tecnico che ci ha messo a disposizione con lee sue professionalità”.
Matteo Pompei da Monte San Martino prosegue: “Il post Covid ci ha spinto a creare reti anche interprovinciali. Sappiamo che i sindaci di oggi pongono basi che qualcun altro magari realizzerà. Progetti per un territorio simile ma molto variegato. Affrontiamo così un periodo storico difficile, pieno di burocrazia ma anche di possibilità”.
Vallesi, come Marinangeli è un sindaco tecnico: “Noi non facciamo politica, progettiamo davvero. E lo facciamo senza pensare solo al risultato immediato. In comuni come i nostri il terzo settore è fondamentale. Dalle Pro loco alle associazioni per noi sono linfa. È grazie a loro che spesso offriamo servizi ai cittadini. Per cui grazie a Bianchini che ci fa ragionare su un mondo fondamentale per i piccoli dove le finalità civiche sono determinanti. Parlammo di utilità sociale condivisa”.
Appuntamento a sabato mattina, sala consiliare di Amandola, primo seme di una pianta che crescerà facendo correre ogni piccolo borgo delle aree interne.
