di Raffaele Vitali
FERMO – È operativa la nuova Primaria di pediatria e neonatologia. La dottoressa Veronica Albano va a coprire il posto lasciato vacante dalla dottoressa Pieragostini e già si è messa al lavoro in piena collaborazione con il primario di ginecologia Scartozzi e la direzione dell’Ast.
Il tutto lasciandosi alle spalle le polemiche suscitate dalla sua nomina. Un po’ per la specializzazione, gastroenterologia pediatrica, un po’ perché sorella della senatrice Lucia Albano. Ma siccome auspica “che da oggi spero vengano raccontate belle notizie”, non si nega e chiarisce la questione: “Mi hanno colpito alcune polemiche ricevute, ma sul lato professionale sono serena. Ho un background ben strutturato, certo dispiace iniziare un nuovo percorso con qualche problema ancora prima di arrivare, ma spero che conoscendomi tutto tornerà nei giusti binari”. Del resto per il dg Roberto Grinta “il gossip non fa parte di questa azienda sanitaria, noi siamo abituati a rispondere con i fatti”.
Quelli li dovrà garantire la primaria. “Ha un’esperienza pluriennale al Salesi, un ospedale in cui si trattano complessità di casi e patologie più complesse. Con lei vogliamo proseguire il lavoro dell’ex primaria e della facente funzioni Di Corcia che hanno saputo portare queto reparto a un livello molto importante” sottolinea il direttore generale Roberto Grinta.
La primaria sorride: “Sono entrata da pochi giorni in una realtà molto bella e sono stata ben accolta. Ho scoperto di avere un gruppo di colleghe formato molto bene, pur nelle difficoltà. Ho degli obiettivi, il primo è riportare la pediatria fermana a livelli competitivi, come merita”. Ha incontrato radiologi, rianimatori e personale vario trovando propensione al dialogo. Qualcosa di non scontato, ribadisce.
Dopo l’università e la specializzazione è stata assunta al Salesi, dove ha lavorato per anni. “Vengo da una struttura che ha specializzazioni, per cui non mi sento spaesata qui. E poi ho nel dottor Scartozzi (primario di Ginecologia ) il primo alleato, noi prendiamo in carico il bambino dopo il suo lavoro”.
Scartozzi non è voluto mandare alla presentazione ufficiale: Dobbiamo superare la carenza dei pediatri in reparto. Non è facile trovarli sul mercato. Confido che l’attrattività della dottoressa cambi questa prospettiva”.
Cosa rende la Albano attrattiva? Intanto l’approccio alla pediatria, che è sempre più complicata e richiede specifiche skill. “Attrarre pediatri giovani è una sfida, scelgono sempre di andare a lavorare fuori dall’ospedale. La gastroenterologia – riprende rispondendo alla seconda critica ricevuta post nomina - è alla base della disciplina pediatrica ed è una eccellenza del Murri. Per cui potremo sviluppare dei buoni ambulatori che possono servire poi anche ai pediatri di famiglia. Mi sono occupata anche di ematologia, di oncopatologia. Il plus di certo è legato alla sicurezza che può dare una persona esperta nell’assistenza pediatrica. Questo – spiega la primaria - ha una sua attrattività. Poi vogliamo creare un percorso formativo, dobbiamo ricostruire figure specialistiche. La pediatria ha tanti aspetti e richiede competenze, dallo pneumologico al reumatologico, con la formazione avvicineremo i giovani medici”.
A oggi i reparto conta della primarie e tre pediatri di ruolo, un altro dovrebbe arrivare entro ottobre. “Siamo pochi, ma la carenza è comune a tutti gli ospedali delle Marche. Sono certa che entro un anno e mezzo recupereremo il gap riuscendo così’’ a potenziare quel lato ambulatoriale che è una delle missioni che con il direttore Grinta abbiamo condiviso fin dal mio arrivo” conclude la primaria che presto inizierà un confronto anche con i pediatri di libera scelta del territorio.