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Agire Locale, la lista di giovani per i giovani: circonvallazione, biblioteca e case per chi torna a Fermo

31 Agosto 2020

FERMO – “Siamo un gruppo di amici, giovani che vivono le associazioni, che studiano all’università. C’è stata una chiamata alle armi alcuni mesi fa e in tanti hanno risposto, oltre 60. Ma almeno 40 pensano al loro futuro fuori da Fermo. E invece noi vogliamo che questa città sia l’oggi e il domani di ognuno di noi”.

Luca Simoni è il rappresentante della lista ‘Agire Locale’, il primo firmatario. “Vedere tanti giovani che si impegnano è stimolante. Vedere 30 ragazzi che contribuiscono al programma, che vogliono essere protagonisti. Per me era un tassello fondamentale per essere il candidato del centrosinistra unito con l’obiettivo di una #Fermofutura” sono le poche parole di Renzo Interlenghi, il candidato che preferisce lasciare spazio a chi ha deciso di impegnarsi.

Sono un mix di ideali, “un mondo più verde e sostenibile, e progetti fattibili, la circonvallazione a senso unico attorno al centro. Agire Locale è “una lista di giovani per i giovani”. Ma vuole essere di più del programma di 17 pagine redatto. “Ci sentiamo un unicum, siamo tutti Under 40 con una età media di 26 anni”. Una lista nata dall’incontro di chi vedeva nell’amministrazione Calcinaro “una amministrazione che ha parlato tanto di noi e poco con noi”. Con la lista è nata una piattaforma elettorale che vivrà a prescindere dall’esito del voto. “Saremo una forza dinamica, un bacino di idee di chi ha voglia di dare tempo per la città”.

Sottolineano che hanno studiato prima di presentarsi: “Il programma di Interlenghi è parte di noi. Il nostro modo di fare politica non si basa sull’esperienza della politica, che non abbiamo, ma su cultura e conoscenza”. E come tanti usano la parola ‘sostenibile’, che è il must del futuro.

Uno dietro l’altro prendono parola. C’è Nadia: “Tutti immaginiamo un futuro pieno di opportunità, poi c’è la realtà dei fatti, intrisa di grigiume. Noi ripartiamo dal verde speranza, dalle battaglie ambientali, dalla mitigazione del rischio idrogeologico, dalla riduzione dei rifiuti, dalla mobilità inclusiva, dall’aumento di spazi alberati: noi vogliamo restare qui, a Fermo. Non vogliamo una città viva di feste ed eventi, vogliamo una cultura attiva. Non basta lo sviluppo economico, serve quello culturale e sociale.

E poi la 22enne Belletti: “Da cinque anni si parla di un sindaco che riporta i giovani in piazza. Ma i giovani non sono solo divertimento, ci offende essere considerati tali. Il Comune deve creare posti di lavoro, deve avere biblioteche con orari flessibili, deve creare spazi per i giovani”.

E per farlo Agire locale ha pensato a tre macro aree di azione. La prima è quella di una Fermo Sostenibile; la seconda è la riqualificazione di luoghi pubblici, come le 18 fontane storiche la biodiversità del bosco del Cugnolo; la terza è una città a misura d’uomo, cominciando dal ridurre i rifiuti incentivando negozi che vendono prodotti sfusi.

E poi Carlo, classe 1992: “Noi giovani siamo la politica. Basta delegare agli altri. Serve una pista ciclopedonale che colleghi periferia, Lido e Marina Palmense, al centro. Bisogna investire sulle e-bike. Chiediamo una circonvallazione a senso unico come Macerata e Ascoli Piceno. Dobbiamo abbattere le barriere architettoniche e avviare il progetto dei taxi sociali, possibilmente elettrici, sponsorizzati dai privati”.

Lorenzo accende il faro sulla biblioteca Spezioli: “È storica, con documenti, libri e monete dall’alto valore. Viene poco valorizzata. Va resa presente sui social e poi bisogna prolungare gli orari della biblioteca, che chiude anche a pranzo. Il problema dei posti e poi mancano spine per i computer. Noi vorremmo nell’ex mercato coperto posti per la pubblica lettura, creando uno spazio moderno adeguato alla Learning city”.

Francesco Marinozzi punta sul centro storico, toccando uno dei temi caldi di Interlenghi, la casa: “Il primo punto sono gli incentivi per i giovani che vanno a vivere da soli, sgravi per chi vuole accendere un mutuo, aiuti a chi vuole tornare a vivere a Fermo. Se Fermo ha una vocazione turistica, non basta investire sulla piazza. Abbiamo porte e piazze meravigliose da utilizzare, penso a quella davanti a San Francesco che invece è un parcheggio. E poi servirebbe un wi-fi vero e magari nei parchi pubblici”.

Marco Lauri è docente universitario tra Urbino, Macerate e Chieti ed è il più anziano con i suoi 37 anni. “Parlando con i giovani e vivendo Fermo, mancano gli spazi. Culturalmente la città è cresciuta negli ultimi anni, ma vogliamo aumentare gli spazi per artisti. Immaginiamo un festival diffuso, come prima cosa”.

Il programma è ricco, sono tante le idee all’interno per fare di Fermo un vero capoluogo, che guarda oltre le proprie mura.

Raffaele Vitali

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