PORTO SANT'ELPIDIO – Un’aggressione, due autori subito fermati, una vittima e la città che si stringe al 62enne picchiato. Che non è un turista di passaggio in via Pascoli, ma un uomo che da anni sceglie di passare le sue estati, e anche parte dell’inverno, nelal città della torre dell’orologio. Ha casa, conosce tutti, è uno del quartiere.
Un quartiere che da tempo chiede più sicurezza, che chiede di evitare che un parchetto o delel case disabitate diventino il covo di delinquenti. Non si doveva arrivare a questa brutale aggressione, lo ricorda a tutti il sindacato autonomo di polizia (Sap), con il suo segretario provinciale Alessandro Patacconi: “Servono rinforzi immediati”.
L’uom, ricoverato all’ospedale Torrette di Ancona in condizioni stazionarie, è stato picchiato senza motivo, solo per aver chiesto ai due di comportarsi meglio. “Cosa si aspetta ancora? Serve forse un'aggressione ancora più grave per intervenire? Siamo preoccupati, la violenza cresce. A fronte di 164 agenti previsti, la questura di Fermo può contare su circa 142 poliziotti effettivi ma bisogna tener conto del personale assente a vario titolo: di questi, 4 sono assegnati al corpo di guardia della Questura, 4 al corpo di guardia della Prefettura, 2 svolgono funzioni di autisti del Prefetto, 1 come autista del Questore, mentre solo 4 agenti coprono il turno presso la centrale operativa, che ne richiederebbe almeno 8 ogni giorno. I pochi poliziotti realmente disponibili ogni giorno devono garantire contemporaneamente il servizio di Volante, i servizi di ordine pubblico e tutte le attività degli uffici operativi e burocratici di una Questura” prosegue Patacconi.
“Servono uomini, mezzi e un piano di rafforzamento del dispositivo di sicurezza. La situazione è già al limite. È il momento che lo Stato risponda con i fatti”. Magari di questo potrebbe parlare il sindaco, o il consigliere regionale Andrea Putzu, lunedì con la premier Giorgia Meloni.
I due aggressori questa mattina sono comparsi davanti al Gip, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, ma il giudice ha convalidato l’arresto. Per cui si sono aperte le porte del carcere per Marco Fantuzi e Marco Marozzini, difesi dall’avvocato Restuccia. Secondo alcuni testimoni, che sono quelli che hanno chiamato la Polizia, i due mentre colpivano il 62enen a terra gli avrebbero urlato più volte ‘ti ammazziamo’.