
SANT'ELPIDIO A MARE – Non era solo uno dei volti della boxe delle Marche, Bruno Cozzi era un elpidiense doc, amante della sua città, della sua regione, di quella terra che sapeva anche raccontare con ironia.
Aveva 70 anni Bruno Cozzi e se ne è andato nella sua casa, lascia moglie e tre figli. Di professione barbiere, uno di quelli in cui si decidevano davvero le sorti della città, della politica. Ma soprattutto era un amante del pugilato, è stato vicepresidente della Federazione Pugilato marchigiana, il suo ‘amico’ più famoso è stato Patrizio Sumbu Kalambay.
Non si è mai nascosto, anche durante la malattia. Dieci giorni fa l’ultimo post dal letto d’ospedale con la maschera dell’ossigeno: “Tranquilli, anche stavolta me la cavo, pure se sembro un astronauta, volo alto ma resto a galla” scriveva per rasserenare tutti.
Lui era così, l’uomo dele battute feroci, l’uomo dei commenti su tutto, l’uomo che aveva fatto di Facebook una vera piazza virtuale di Sant’Elpidio a Mare. A casa ci è tornato, ma per troppo poco tempo.
Sui social lo ricorda Alessio Terrenzi, l’ex sindaco: “La collettività piange un amico. Io piango un amico. Perché con Bruno Cozzi ci sono cresciuto. Perderlo significa perdere un pezzo di cuore oltre che un pezzo di storia. Un uomo che ha amato profondamente la sua città e che si è speso con passione per essa. Una persona che ha sempre rispettato gli altri, anche quando non la pensavano come lui. Nella sua barbieria la porta era sempre aperta. Per un taglio, ma anche per un caffè o una battuta. Questa volta non è riuscito a vincere l’ultimo round. E se n’è andato così, da amico. E così lo ricorderemo”.
Tristezza anche nelle parole del sindaco Gionata Calcinari: “Protagonista indiscusso dell'agone politico di questa città, mai scorretto, sempre trasparente, molto perspicace, soprattutto fedele per tutta la vita al tuo credo politico, merce sempre più rara nell'ambiente. Sapeva parlare di cose serie facendo satira, altra qualità rarissima”.
