di Raffaele Vitali
FERMO - La scuola fermana apre le porte al lavoro e all’università? A pochi giorni dal Career Day, la fotografia la scatta Eduscopio. Il gruppo di lavoro della Fondazione Agnelli, coordinato da Martino Bernardi, ha analizzato i dati di 1.355.000 diplomati italiani di 8.150 scuole in tre successivi anni scolastici (a.s. 2019/20, 2020/21, 2021/22) “e sulla base di questi propone in modo semplice e trasparente informazioni utili a capire se la scuola superiore dove questi studenti hanno conseguito la maturità ha svolto un buon lavoro” spiegano gli autori della ricerca.
È la fotografia del mondo della scuola, una guida per chi sta pensando a quale scuola scegliere, andando oltre la semplice passione personale. I dati di Eduscopio sono su base provinciale. Nella nuova edizione di Eduscopio, sono valutati gli esiti universitari e lavorativi anche dei diplomati dell’anno scolastico 2021-22. Peer la prima volta entrano i percorsi quadriennali.
“Abbiamo analizzato gli esiti dei diplomati quadriennali secondo i criteri di Eduscopio – in particolare, i risultati nel primo anno di università – confrontandoli con quelli dei loro compagni che hanno, invece, seguito il tradizionale percorso quinquennale. I risultati all’università dei diplomati quadriennali risultano nel complesso inferiori a quelli dei diplomati quinquennali per i voti agli esami e anche per il numero di crediti ottenuti”.
La situazione del Fermano presenta, rispetto al 2024, alcune novità. Il tutto partendo dall’assioma che i professionali sono valutati maggiormente per l’ingresso nel mondo del lavoro, anche se uno studente su tre prosegue gli studi, e i licei per i risultati conseguiti all’università.
Obiettivo università. Come liceo Classico al primo posto c’è l’Annibal Caro, che si conferma e stacca anche il 'concorrente' di Civitanova Marche. Non cambia la classifica a livello di Liceo Scientifico: primo posto per il Tco di Fermo, seguito dal Carlo Urbani e da Loviss. Comme percentuale tra esami e voti, il Calzecchi va meglio anche del Leonardo da Vinci di Civitanova. Tra gli istituti tecnici economici al primo posto l’Ite di Amandola, seguito dal Carducci Galilei, terzo posto per il Carlo Urbani.
Invece, tra i Tecnico tecnologici, c’è un cambio al vertice: primo posto al Montani e secondo al Carducci Galilei, un anno fa era l’opposto. Il Tco guidato da Emiliano Giorgi si conferma in testa come Linguistico , mentre il Polo Urbani per lo Sportivo davanti al Giovanni Paolo II. Come Liceo Artistico al primo posto c’è il Preziotti di Fermo, che supera il Licini di Porto San Giorgio.
Obiettivo lavoro. La classifica si basa sull'indice di occupazione che è la percentuale degli occupati (coloro che hanno lavorato almeno 6 mesi entro i primi due anni dal conseguimento dal diploma), su coloro che non si sono immatricolati.
Come Istituto professionale c’è solo l’Ipsia Ricci, che ha un indice di occupazione del 58%, in crescita rispetto al 56 del 2024. Tra gli istituti tecnici economici il cambiamento è totale. Tre le scuole in classifica: al primo posto il Carlo Urbani con il 66% seguito dal Carducci Galilei (54) e dall’Ite Amandola (50). Un anno fa al primo posto c’era la scuola dei Sibillini con l’83%. Delle tre scuole, l’unica che cresce è l’Itet (44% nel 2024). Ad Ascoli Piceno la prima in classifica garantisce il 71% di occupazione.
A livello di indirizzo tecnico tecnologico, primo posto per il Montani con il 59% davanti al Carducci Galilei. Nel Piceno le prime tre viaggiano sopra il 60%.Tra gli istituti professionali servizi, in questo caso Alberghiero, la sfida era interna al Polo Urbani: primo posto per la sede di Porto Sant’Elpidio (68%/67), secondo per il Tarantelli di Sant’Elpidio con il 63% (nel 2024 era al 61).
