FERMO - Un nastro rosso scintillante per l’inaugurazione di Abc, la prima fiera per accessori all’interno del Fermo Forum.
Le forbici le ha in mano il sindaco Paolo Calcinaro, ma idealmente a muoverle è Valentino Fenni, vero artefice di questa manifestazione che rimette il distretto fermano-maceratese al centro dopo un paio di decenni. Il tutto in perfetta sintonia con le due realtà internazionali che animano Milano, il Micam, tra i corridoi non è voluto mancare il direttore Paolo Borghini, e Lineapelle.
“Questa prima edizione è un punto di partenza. Un’idea come questa può occupare uno spazio che ha mille modi per essere declinato e le istituzioni non possono che essere di supporto. Spero che nei prossimi anni la fiera si allarghi e occupi gli spazi disponibili nella struttura fieristica nel suo complesso. Cerchiamo di percorrere insieme questo cammino di crescita” sottolinea il sindaco.
Le sue parole hanno introdotto la tavola rotonda che ha avuto come protagonista Enrico Bracalente, ceo della NeroGiardini, Lucia Albano, sottosegretaria al Mef, Francesca Orlandi, presidente Linea, e Stefani Bussoletti, direttrice della Regione Marche.
In prima fila il presidente della provincia Michele Ortenzi, “una iniziativa che dà speranza, pensando anche alla Zes in arrivo”, il presidente di Camera Marche Gino Sabatini, “oggi iniziamo un nuovo percorso. Ci crediamo, tanto che abbiamo riconosciuto nell’ambito dei voucher fieristici un contributo di mille euro per ogni azienda che espone in fiera”, il prefetto Edoardo D’Alascio, il direttore generale della Carifermo oltre a numerosi sindaci e ai vertici delle associazioni di categoria, Cna Fermo e Confartigianato in testa. Per tutti una certezza: a marzo ci sarà una seconda edizione di Abc.
IL VALORE DELLA FILIERA
Bracalente è stato scelto perché è uno dei simboli del made in Italy e soprattutto uno dei pochi imprenditori che ha creduto dall’inizio sulla filiera, che è la forza del distretto. “A inizio anni 90 ho sviluppato il progetto della filiera. Il concetto era semplice: se lavorate esclusivamente per noi vi supporteremo. Siamo cresciuti insieme con i nostri fornitori. In molti casi abbiamo messo a disposizione gli stessi immobili, dove necessario abbiamo supportato il credito. Oggi questa scelta ci sta premiando e possiamo guardare al dopo crisi consapevoli di avere tutte le carte in regola per superare l’attuale difficile fase congiunturale” ribadisce sapendo che i 100 milioni di euro di fatturato di oggi devono essere la base per tornare a crescer, grazie anche a strategie che lo vedono proiettato sempre più verso i mercati esteri.
La sottosegretaria Albano conosce bene il distretto: “Il valore di un’impresa diventa fondamentale quando associamo anche il valore dei fornitori dei clienti e dei dipendenti. È importante sottolineare quanto sta facendo il ministro Urso finalizzato a certificare tutte le varie fasi della filiera”.
Non sarà facile, ma la volontà c’è. “Per creare una filiera bisogna essere predisposti. Non è facile coinvolgere gli imprenditori partendo dalla condivisione di un progetto. Vediamo se servirà un nuovo marchio” riprende Bracalente.
Di certo la fiera piace alle istituzioni, che in un modo o nell’altro sono vicine al progetto e soprattutto agli imprenditori: “Linea – aggiunge Francesca Orlandi - è nata proprio con l’obiettivo di supportare il distretto nel suo complesso e siamo consapevoli dell’importanza del settore accessori. Non a caso favoriamo la partecipazione a fiere internazionali di settore”.
Quelle fiere su cui la regione Marche, insieme con la Camera come ah ricordato anche Sabatini, investe milioni di euro.
“I bandi aperti che scadranno a dicembre sono quelli relativi all’Industrializzazione dei risultati della, dele sperimentazioni, con una dotazione di 7 milioni che copre anche le spese per il personale e i brevetti. Un altro bando è quello destinato ai centri di ricerca con una dotazione di quattro milioni per agevolare il trasferimento dell’innovazione nelle imprese”.
A supporto delle imprese sono in arrivo poi i miliardi all’interno della manovra di Bilancio del Governo, che la Albano ha seguito passo passo: “Una fetta consistente sarà destinata al super ammortamento per agevolare l’innovazione tecnologica delle aziende e 2,3 milioni di euro per la Zes”.
Risorse che con altre iniziative della regione si possono intercettare, perché ci sono bandi che coprono le spese degli interessi bancari, favorendo i co-investimenti spesso necessari. “Se vogliamo che il made in Italy sia sempre un plus – conclude Bracalente – bisogna tornare a crescere senza correre troppo. Bisogna fare le cose per gradi senza mai dimenticare che è il terzo brand mondiale, forse siamo proprio noi imprenditori e italiani a non doverci sottostimare”.
Made in Italy che entra in ogni prodotto, a cominciare dalle borse della Orlandi: “Anche l’accessorio è in difficoltà, ma le imprese non si arrendono. Certo, se i mercati non ripartono, poi il rischio è per la tenuta dell’occupazione. Sappiamo cosa fare, abbiamo prodotti unici, ma non dobbiamo dimenticare che il mercato chiede sostenibilità e innovazione, in ogni pezzo che colpisce l’occhio”.
La certezza è il valore della filiera, di quel mondo che in piccolo ABC rappresenta, sono oltre 70 gli espositori dai tacchi alle fibbie, dagli stampi alle macchine per cucire fino alle suole. “Chi sceglie le Marche è perché sa che trova tutto e lo trova di qualità. “Questa fiera è un primo paso. Noi vogliamo crescere e farlo con una rete solida. Per cui, non ho dubbi che dopo questo numero 0 la fiera è destinata a crescere, proprio perché ce l’hanno chiesta gli imprenditori che ora sanno ancora di più di avere al loro fianco anche tutte le istituzioni. Vogliamo agire da catalizzatore creando una rete che coinvolga il mondo artigianale e industriale" agginge Fennni.
Che poi conclude: "La scelta di puntare anche sugli accessori è stata fatta perché la componentistica è il perno di una economia che valorizziamo con il prodotto finito. Sappiamo quanto sia complesso e costoso in questo periodo raggiungere i tradizionali luoghi di business, proviamo così ad agevolare i piccoli al fine di offrire un’occasione di visibilità e di sviluppo commerciale a sostegno delle PMI per favorire e mantenere le straordinarie competenze che ne costituiscono il patrimonio".