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Abbattere ogni barriera, a Fermo si impara il linguaggio dei segni: 40 borse di studio

15 Febbraio 2020

Inizativa dell'Istituto San Domencio, che vuole fare del capoluogo una città deaf friendly

FERMO – Abbattere le barriere è l’obiettivo, spesso a parole, della politica. Poi ci sono gli atti concreti. Come quello che è nato dentro l’Istituto universitario San Domenico di Fermo dopo l’approvazione da parte del Consiglio Regionale delle Marche della Legge in materia di “Disposizioni per la promozione del riconoscimento della lingua italiana dei segni e la piena accessibilità delle persone alla vita collettiva”.

L’ateneo, scuola all’avanguardia nel campo delle lingue, ha deciso di accompagnare la buona politica di inclusione sociale delle persone sorde istituendo 40 borse di studio per cittadini che nella Provincia di Fermo risiedono o lavorano e che intendono apprendere gratuitamente le basi della LIS, la lingua dei segni italiana usata per comunicare da molte persone sorde.

Il direttore Carlo Nofri vuole fare di Fermo la prima città Deaf Friendly d’Italia, cioè una città facilmente accessibile a cittadini, studenti e visitatori sordi. “Un’ulteriore prospettiva di sviluppo urbano sostenibile per una città che, riconosciuta nel 2018 Città Unesco dell’Apprendimento, lancia ancora una volta grazie a questa iniziativa un forte segnale d’attenzione ai temi dell’inclusione sociale e del turismo accessibile abbracciando con lo sguardo tutto il territorio provinciale” spiega.

Il bando, che prevede l’assegnazione di 40 borse che copriranno due corsi di 30 ore distinti per livello (A1 e A2),    scadrà il 29 Febbraio mentre la didattica inizierà i primi di marzo. Borse di studio che han un chiaro fine, visto che guarda verso personale di aziende turistiche e pubblici esercizi; personale di enti locali e aziende sanitarie che hanno contatti con il pubblico; docenti delle scuole di ogni ordine e grado; operatori di cooperative e associazioni di servizi sociali; laureati inoccupati e studenti universitari.

“Abbiamo deciso di investire in questa iniziativa – prosegue Carlo Nofri, Presidente di Ossmed (Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Linguistica e Culturale) e direttore della San Domenico – per preparare il terreno in vista della piena attuazione del progetto LILS e dell’esito di un altro progetto europeo mirato proprio alla costruzione della Deaf Friendly City. Noi crediamo molto all’attivo coinvolgimento di tutto la comunità; non si può pensare di creare un’isola accademica felice per gli studenti sordi se intorno non si crea anche un ambiente sociale favorevole e accogliente così come non si può sviluppare un turismo accessibile se non ci prepariamo per tempo a ospitare turisti diversamente abili”. 

Il bando si propone di accompagnare lo sviluppo del progetto LILS (Laurea in Lingue dei Segni) approvato e  cofinanziato dal MIUR ad un partenariato nazionale che vede come ente capofila l’Università di Parma, l’Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Linguistica e Culturale (OSSMED) come coordinatore ed altri partner con forti competenze specifiche come l’Istituto Statale per Sordi di Roma (ISSR) , l’Istituto per Sordi di Torino, la SSML San Domenico, che ospiterà materialmente la sperimentazione del corso di laurea, e il Centro Ricerche, Innovazione Tecnologica e Sperimentazione (CRITS) della RAI di Torino che metterà a disposizione del progetto un’avanzata piattaforma digitale per la traduzione della lingua italiana in LIS attraverso animazioni in 3D. un progetto ambizioso che verrà presentato il 17 aprile.

r.vit.

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