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A Maretto il Curry non fa male: Pesaro ingrana la quinta, batte Mestre e resta in vetta

19 Ottobre 2025

PESARO – Applausi a Mestre, due punti per Pesaro. La VL mette la quinta e resta in vetta nel campionato di  A2. Ma che fatica, perché la neopromossa allenata da Mattia Ferrari gioca un basket bello quanto ragionato. Contropiedi, palla che corre veloce con i passaggi e non con i palleggi. La differenza, alla fine, è negli uomini: Bucarelli, Tambone, Miniotas e Maretto a Mestre non ci sono.

Una vittoria costruita nel quarto periodo, dove una grande rimonta ha caricato il pubblico e spezzato le gambe a Valsecchi e Aromando. Soprattutto, Maretto si è francobollato a Curry, l’americano arrivato dalla Finlandia e che ha tutto per viaggiare tra i migliori della A2. Un ultimo periodo da 25-9 che porta la Victoria Libertas da -10 (65-75 al 30’) al 90-84 finale.

La prova di Mestre ha costretto Pesaro ad alzare il suo livello di gioco, soprattutto in attacco, per sopperire a una difesa in cui spesso sono arrivati in ritardo i raddoppi. Anche perché Miniotas, splendido attaccante, poi in difesa qualcosa lasciava ai lunghi avversari, favorendo così dei giochi a due che puntualmente i piccoli trasformavano in triple, il finale dice 12/27 di Mestre dalla lunga distanza, ma a lungo hanno viaggiato con il 50%.

Leka ha dovuto dare fondo a ogni alchimia. Ha giocato spesso con quintetti piccoli, con Bucarelli play in attacco e ala pivot in difesa. Ha dovuto caricare di minuti Miniotas nel finale, dopo averlo dimenticato nel secondo quarto quando la partita si poteva indirizzare, anche perché Fainke sbaglia canestri anche da dieci centimetri e De Laurentiis è stato un fattore solo difensivo.

Il lituano, tolti due appoggi mancati sul 74-77, compensati poi dalla grinta nella metà campo di casa, è stato micidiale. Prende palla spalle a canestro, con quattro palleggi entra in area, sposta di fisico l’avversario e appoggia. Se per caso il suo uomo regge lo scontro, lo batte dopo un paio di finte e un giro su perno: immarcabile.

Ma non solo, perché la giocata davvero decisiva è quella che ha portato Maretto a segnare il canestro del vantaggio dopo aver ricevuto sulla linea di fondo, sotto il ferro, un assist al bacio di Miniotas (82-79). Una di quelle azioni che la società ha mostrato presentando il lungo con gli highlights.

Si è preso una pausa Virginio, ha fatto poco, ma quel poco è stato utile, Bertini, non ha inciso Trucchetti. Poco male, è stata la domenica dell’esperienza contro la neopromossa che gioca a memoria e ha in Curry la spezia pericolosa, che però Pesaro è riuscita a digerire. Ora riposo, poi tutti in palestra per preparare la sfida contro Rimini, Leka è un perfezionista e starà già pensndo alle ragioni che hanno permesso a Mestre di prendere il controllo nel terzo quarto.

Non c’è pausa in A2, un campionato strano e lungo, in cui  Rieti perde in casa con Pistoia, la Fortitudo perde a Cremona, Avellino asfalta Torino e Cento taglia le gambe alla calda Roseto. Della serie, non ci sono partite facili. Ma questo l’ha imparato anche il pubblico di Pesaro che nel momento chiave è tornato a essere un fattore.

Raffaele Vitali

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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