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Una ventata di Spazzafumo, San Benedetto del Tronto boccia Piunti e il centrodestra: la città nelle mani dell'imprenditore civico

18 Ottobre 2021

SAN BENEDETTO DLE TRONTO – E alla fine Pasqualino Piunti è stato affondato dal fuoco amico. Vuoi o non vuoi, Antonio Spazzafumo, neo sindaco di San Benedetto del Tronto col 54,27% dei voti, viene dallo stesso mondo di Piunti. Lo sanno tutti che doveva e poteva essere il candidato della coalizione se Piunti avesse fatto un passo indietro.

Fratelli d’Italia ha trattato a lungo con l’imprenditore, sconosciuto politicamente ma non in città, fino ad arrendersi. Non senza colpo ferire, visto che all’ultimo istante erano riusciti a scippare dal suo team l’avvocato Traini, risultato poi il più eletto tra i meloniani. Ma l'imprenidotre non si è scomposto, è abituato a muoversi tra i software e a trovare la miglior rete per i suoi clienti. Così ha fatto presentando cinque liste cicihe, non perdendo mai il sorriso.

Cosa farà ora Spazzafumo, meno strutturato, ma circondato da tanti ex, è la vera domanda. L’affluenza bassa sembrava potesse penalizzare chi avrebbe dovuto richiamare al voto il mondo degli sconfitti del primo turno, dai verdi di Canducci ai pochi che avevano scelto il Pd. E invece, già dopo pochi seggi era evidente la strada.

Con Spazzafumo ritrova voce il centro, quello classico che sarebbe preciso per Forza Italia ma che ha scelto di divedersi non convinto dalla coalizione uscente, che di certo non verrà ricordata a San Benedetto del Tronto. Ritrovano anima figure come Capriotti e Urbinati, che da grande artefice dell’operazione potrebbe essere uno degli assessori esterni, De Vecchis e l’ex azzurro Gabrielli.

Il centrodestra si lecca così le ferite, riflette sulle scelte e proverà a ridurre le tensioni che si aprono in terra picena.

r.vit.

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