Il sindaco Calcinaro ha dovuto fare una nuova nomina e ha scelto Gianni Della Casa.
FERMO – È durata poco la nomina a vicesegretario generale del comune di Fermo per Saturnino Di Ruscio. Il dirigente del settore Cultura, essendo il meno impegnato fino alle elezioni a causa Coronavirus, era stato scelto dal sindaco di Fermo pochi mesi fa per coprire la casella lasciata vuota da un pensionamento. Il problema è che Di Ruscio non poteva ricoprire quella carica come ha dimostrato il consigliere comunale di minoranza Pasquale Zacheo.
Il primo decreto del sindaco aveva come oggetto il “Conferimento incarico, ad interim, di direzione a interim dei Servizi Sportello al Cittadino e Affari Generali”. Zacheo ha subito fatto notare, con una diffida formale presentata il 16 maggio, che Di Ruscio non poteva ricoprire quel ruolo perché “per legge, detto incarico può essere ricoperto esclusivamente da dirigenti in possesso di laurea in giurisprudenza, economia o scienze politiche.
L’ex sindaco Di Ruscio, infatti, come si legge dal curriculum pubblicato sul sito dello stesso comune di Fermo, è – spiega Zacheo - laureato in Scienze Agrarie con abilitazione professionale di Agronomo”. Insomma, un problema di titoli. E così Calcinaro ha dovuto firmare un nuovo decreto e nominare Gianni Della Casa “attribuendo così l’incarico ad altro dirigente comunale, questa volta rispettando la legge e i requisiti richiesti”.
Zacheo incassa il risultato e chiude con una stoccata politica: “Questi errori denotano sciatteria amministrativa e assenza di una struttura di sostegno interna all’ente”.
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