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Poderosa ko: l'urlo di Forlì nella cattedrale vuota

20 Novembre 2019

PORTO SAN GIORGIO – Al PalaSavelli non si vince. Anche quando recuperi 13 punti di svantaggio, anche quando l’avversario fa di tutto per rimetterti in partita, anche quando provi a caricarti da solo in un palasport incredibilmente vuoto (600 spettatori, ma chi ha scelto le 21?). Non c’è niente da fare, il tabellone è impietoso: 86-89. Ancora una volta i gialloblù hanno avuto la palla per vincere, ma Bonacini, il migliore in campo, rientrando dal time out a 35secondi dalla fine non trova la retina. Quella che invece fa Ndoja segnando una tripla a tre secondi dalla fine. “A noi mancano i due punti, vincere aiuta a vincere” è il lucido commento di Valerio Cucci.

La fotografia della partita in realtà sono i 17 falli fischiati nel terzo periodo. Una delle peggiori terne arbitrali mai viste su un campo da basket. E peccato che uno dei tre fosse il marchigiano Centonza. Hanno rovinato un bel match, almeno per intensità agonistica. Hanno fischiato 49 falli, ma di sangue in campo non se ne è visto.

Tolto il trio in grigio, un paio di fantasmi si sono aggirati al PalaSavelli: uno aveva il volto di Serpilli, inesorabilmente bocciato da coach Ciani per la sua apatia. Non difende, non prende rimbalzi, non tira, serve un esorcista. L’altro fantasma è quello del pubblico, che ha saputo svegliarsi solo negli ultimi due minuti, quando uno spicchio di tribuna ha iniziato a battere mani e a fischiare.

È difficile giocare in queste condizioni, difficile trovare lo stimolo per risalire dagli svantaggi. Eppure, e questo è un merito dei gialloblù, i giocatori ci riescono. Ciani ha provato a dare grinta, ha rischiato un paio di tecnici, ma non è bastato. Quando si tratta di giocare i palloni decisivi il cervello si annebbia e non c’è time out che tenga. Ne ha avuti due negli ultimi secondi, uno non l’ha sfruttato Bonacini, l’altro Thomas che ha ricevuto palla e ha tirato fuori equilibrio senza neppure prendere il ferro.

Peccato, almeno il supplementare dopo tutta la fatica fatta per rimontare la Poderosa se lo sarebbe meritato. Ma non si possono dimenticare i 30 punti subiti nel primo quarto e i pessimi ultimi tre minuti del secondo quarto. La Poderosa non ha saputo fermare Giachetti, che ha portato a spasso il malcapitato Conti, che tanto deve crescere in difesa. E forse se riuscirà a recuperare una palla troverà anche fiducia in attacco. Aveva una grande occasione la compagine di coach Ciani, ma non ha saputo approfittare dei tanti assenti in casa Forlì, da Marini a Bruttini. “Montegranaro ha fatto una gran partita, ma noi siamo stati continui e ce la siamo meritata. Poi alla fine c’è anche la fortuna, ma te la devi saper prendere” conclude secco coach Sandro Dell’Agnello . “Lottiamo, ma ci fermiamo sempre a un passo dalla fine” il laconico commento del pivot Cucci.

Raffaele Vitali

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