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Parole, foto e il clarinetto che piange e ride: il Fermano nel giorno della Memoria

25 Gennaio 2020

Concerto del Conservatorio, mostra all'Auchan, flash mob alla Betti: tutti vogliono ricordare.

FERMO – La musica come mezzo di ricordo. Come lo saranno le fotografie, che colpiscono l’occhio e il cuore anche dentro la galleria di un centro commerciale, vedi l’Auchan di Porto Sant’Elpidio domenica pomeriggio. E come lo saranno le parole che si useranno dentro le scuole, o fuori come nel caso del flash mob di lunedì organizzato dalla Betti o della Casa della Memoria di Servigliano che per domani ha organizzato un open day e per lunedì una conferenza di approfondimento. E poi lunedì sera appuntamento a Monterubbiano con il prefetto Filippi per la lezione del professor Buondonno.

Musica significa conservatorio che da anni riempie l’anima dei fermani nel giorno in cui tutti devono riflettere e ricordare, anche se per molti comincia a diventare conoscere l’obiettivo. “La musica per gli ebrei ha offerto molte contaminazioni” ricorda il presidente Igor Giostra che poi aggiunge: “La capacità simbolica della musica è fortissima, il senso di questo concerto non è tanto e solo il ricordo della memoria ma è proprio quello di dire che quello che è successo è capitato perché c’è un mancato riconoscimento, un pregiudizio, una mancata conoscenza di qualcosa che è dentro le nostre vene. La matrice della cultura ebraica ha creato l’albero del cristianesimo e della cultura di oggi. Il dover sempre fuggire li ha portati a contaminare un po’ tutto il mondo portando con sé solo strumenti leggeri, abbiamo una tradizione fortissima legata al violino e al clarinetto, lo strumento che piange e che ride”.

I tedeschi hanno usato spesso Wagner come loro simbolo musicale, ma “la musica è uno strumento di vita”. Non resta che vivere il concerto organizzato dalla docente Cristiana Arena e dal maestro Donato Reggi. Ci saranno brani di autori classici e alcuni brani di tradizione Klezmer, brano di musica gitana, rom, scritta da Santino Spinelli, trasmessa oralmente e ricostruita ad hoc con contaminazione di linguaggi diversi.

“Questo concerto – conclude il vicesindaco Francesco Trasatti – ci dà la possibilità di ricordare in musica una data che non deve essere dimenticata. Noi da anni abbiamo scelto di ricordare con la docente Arena che fa un grande lavoro. È identità e continuità, un valore che va anche oltre la collaborazione tra comune e conservatorio, di memoria e di comunità. Partecipazione non retorica ma vera e emozionante, il conservatorio sa essere istituzione che va al di là dello studio della musica, ci si immerge nei momenti dell’umanità, valorizzandoli con impegno e arte”.

@raffaelevitali

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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