FERMO – La birra non è più solo il nettare preferito per la birra. Sempre più diventa compagno di primi e secondi piatti. Ora anche dello stoccafisso. Almeno ci prova Saturino Di Ruscio, presidente dell’Accademia dello Stoccafisso.
Nasce così l’appuntamento che si terrà il 14 ottobre dal titolo ‘Stoccafisso alla fermana e birre artigianali: un matrimonio che s’ha da fare”. un modo anche questo per avvicinare i giovani a un piatto tradizionale quando moderno.
“A condurre la degustazione sarà una icona della birra italiana: Lorenzo Dabove, in arte Kuaska, fondatore della cultura brassicola italiana. Una storia “d’amore” nata casualmente negli anni ’70 e che continua tra viaggi per l’Italia e l’Europa fino ad arrivare all’incontro con il famoso cacciatore di birre Micael Jacson e alla scoperta del Belgio” spiega Di Ruscio.
La sua legge guida è che ‘la birra non esiste, le birre invece sì’. È un cultore delle birre artigianali italiane “dove sanno usare i mille prodotti che la nostra biodiversità offre a piene mani creando un vero “made in Italy in brewing”. Dapprima con le castagne poi con cereali locali fatti risorgere, erbe, ortaggi, spezie, frutta fino alle birre legate al mondo del vino con, infine, la nascita del primo stile italiano riconosciuto a livello internazionale, le I.G.A. (Italian Grape Ale)”.
Le Marche in questo campo sono considerate tra le prime realtà italiane. La location scelta è quella di piazza Sagrini e il suo nuovo locale, il ‘Brasserie Beor’. Due ore che si si vivranno tra parole, quelle che permetteranno di conoscere gli abbinamenti, il ruolo storico dello stoccafisso, e degustazioni di venti tipi di birre differenti. L’iniziativa ha il patrocinio del comune di Fermo e della Camera di commercio.
